Kenya, tariffe troppo alte per il commercio di miraa in Somalia

di claudia
qat

C’è tensione tra gli agricoltori keniani di miraa, o qat, una pianta della famiglia delle Celastracee le cui foglie contengono un alcaloide stimolante, e le autorità della Somalia, che starebbero imponendo tariffe doganali molto pesanti impedendo alle foglie prodotte in Kenya di essere competitive sul mercato somalo.

La Miraa traders association di Nyambene (regione del Kenya), in una nota ufficiale ha anche osservato che, a causa dell’aumento dei dazi, anche le compagnie aeree coinvolte nel trasporto di miraa stanno soffrendo, anche a causa delle quote di spedizione limitate imposte dai cartelli che portano al sottoutilizzo delle risorse aeree acquistate appositamente per stimolare questo commercio. In Kenya, coltivare e commerciare miraa è un’attività completamente legale, alcuni addirittura la chiamano “patrimonio culturale”: si stima che mezzo milione di keniani si guadagni da vivere producendo miraa, che si consuma masticandone le foglie fresche. Il prodotto tuttavia è soggetto ad un rapido deterioramento una volta staccato dalla pianta e va commercializzato e consumato in fretta.

I commercianti di miraa di Nairobi, che portano il prodotto in città dalle campagne circostanti, confezionano le foglie di miraa in mazzi dentro foglie di banano più grandi e resistenti, caricandole a quintali su furgoni e camioncini e sciamando poi nei mercati della capitale, dove si trova a buon prezzo e dove ha un grande mercato soprattutto tra gli operai di origini somale. Oltre al Kenya, la miraa viene ampiamente consumata anche in Etiopia e Somalia ma le tensioni tra i commercianti kenioti e la Somalia stanno causando problemi a questo mercato: la miraa keniana è soggetta a una pesante tassa doganale di 4,50 dollari al chilogrammo e, di conseguenza, raggiunge i mercati di Mogadiscio a un prezzo che supera i 30 dollari a confezione. Secondo gli agricoltori, per essere competitivo dovrebbe costare la metà, ragion per cui gli acquirenti somali stanno passando alla miraa etiope.

Le associazioni dei commercianti di miraa del Kenya chiedono alle autorità locali di avviare urgentemente un dialogo con la Somalia per eliminare la rete di cartelli, rivedere le quote di fornitura e rivedere i dazi all’importazione. 

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