Italia – Salvini: «Hotspot? Sì, ma a Sud della Libia»

di Enrico Casale

Matteo Salvini chiede l’apertura di hotspot per contenere i flussi. Ma non in Libia, più giù: Niger, Sudan, Ciad, ecc. «Hotspot dell’accoglienza in Italia? Sarebbe un problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti. Noi abbiamo proposto centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come Italia», ha affermato il ministro degli Interni di ritorno dalla visita lampo nel paese nordafricano. E ha aggiunto di sentirsi sicuro della collaborazione con le autorità libiche, non mostrando alcuna preoccupazione per il trattamento dei migranti. «Ho chiesto di visitare un centro di accoglienza per migranti in costruzione, un centro all’avanguardia che potrà ospitare mille persone – ha detto in una conferenza stampa -. Questo per smontare la retorica in base alla quale in Libia si tortura e non si rispettano i diritti umani».

«Rifiutiamo categoricamente» la proposta circolata in ambito europeo di realizzare «campi per migranti in Libia: non è consentito dalla legge libica -, ha sottolineato da parte sua il vicepresidente libico Ahmed Maitig -. Nella prima metà di settembre terremo una conferenza sull’immigrazione illegale con la visione italiana e libica».  Salvini ha ricordato il suo «impegno massimo per rinsaldare l’amicizia tra i due Paesi e la collaborazione su tutti i fronti, a partire dall’emergenza immigrazione, ma anche per realizzare iniziative comuni in materia economica e culturale».

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