Imminente crisi del debito, i più coinvolti i Paesi dell’Africa subsahariana

di claudia

Il Programma delle Nazioni unite per lo sviluppo (Undp) ha avvertito che una grave crisi del debito sta prendendo piede nelle regioni più povere del mondo: in un nuovo rapporto, l’Undp stima che 54 Paesi, che rappresentano più della metà delle persone più povere del mondo, hanno bisogno di una riduzione immediata del debito per evitare una povertà più profonda e dare loro una possibilità di combattere di fronte al cambiamento climatico: se questi stati non riuscissero a ristrutturare il loro debito, il rapporto stima che la povertà aumenterà drammaticamente e gli investimenti tanto necessari per proteggersi dai cambiamenti climatici non si concretizzeranno.

La maggior parte dei paesi nella lista è composta da paesi dell’Africa subsahariana, la regione con le maggiori vulnerabilità, oltre che Egitto. L’Undp avverte che i rapidi cambiamenti nei mercati finanziari, in un momento di contrazione fiscale e aumento dei tassi di interesse, stanno soffocando molte economie in via di sviluppo. L’Undp sostiene che i paesi ricchi devono agire perché “hanno le risorse per porre fine a una crisi del debito” che, ricorda, “si è deteriorata rapidamente in parte a causa delle loro stesse politiche nazionali” che hanno alzato i tassi di interesse e fatto fuggire molti investitori dalle economie in via di sviluppo.

I 54 Paesi con gravi problemi di indebitamento ospitano più della metà delle persone più povere del mondo e, tuttavia, rappresentano meno del 3% dell’economia globale. Secondo Achim Steiner,capo di Undp, la riduzione del debito per questi stati rappresenterebbe solo un piccolo sforzo per i paesi ricchi mentre il costo dell’inazione è “brutale” per le persone più povere del mondo: “Non possiamo permetterci di ripetere l’errore di aiutare troppo poco e troppo tardi a gestire l’onere del debito dei paesi in via di sviluppo”.

L’agenzia delle Nazioni Unite chiede che si inizi a negoziare la ristrutturazione del debito per evitare che questa crisi si trasformi in una crisi di sviluppo a lungo termine.

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