Harley-Davidson | Vandali a Tripoli

di Pier Maria Mazzola

“Fate la moto, non fate la guerra”, si potrebbe dire. Per le vie della capitale libica, di solito alla ribalta per ben altri temi, è apparsa lunedì per la prima volta una banda di harley-davidsoniani. A cavallo delle loro splendide moto, un gruppo di giovani uomini ha fatto il suo debutto come primo Club Harley-Davidson in Libia. O, meglio, aspirano a diventare un club ufficiale della Hog (Harley Owners Group) e stanno già presentando la domanda.

Si sono dati un nome, minaccioso quanto basta – Vandals –, che in realtà evoca un popolo che il Nord dell’Africa lo controllò davvero. Ma, a vederli lasciare il “’Classic Café“ e rombare per Tripoli in sella ai loro mostri non hanno l’aria poi così bellicosa. Anzi, rassicura il secondo biker che parla, «noi non abbiamo nessuna appartenenza politica. Siamo solo normali ragazzi di Tripoli. Adoriamo Tripoli, adoriamo le nostre moto, e basta».

Il compagno che parla prima di lui commenta la prima uscita in gruppo: «Era tutto molto tranquillo. Non ce lo aspettavamo. Tutti le strade sono aperte. Ci hanno dato la benzina, erano felici di vederci, ci hanno augurato buona fortuna sulla nostra strada».

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