Guinea: interruzioni di internet, c’entra la giunta militare?

di claudia

Di fronte alle severe restrizioni all’accesso a Internet durante tutto il mese di maggio, nel bel mezzo delle proteste popolari contro la giunta militare, i guineani si rifiutano di credere a una coincidenza e puntano il dito contro la censura della giunta al potere, che tuttavia nega qualsiasi intervento restrittivo. Secondo quanto riporta l’Agence France presse (Afp) il blackout è durato per giorni e ha colpito WhatsApp, Facebook, Instagram, TikTok e tutte le piattaforme più popolari tra i guineani, più della metà dei quali ha meno di 20 anni, con molti siti web inaccessibili o lentissimi.

Secondo il fondatore di Guineematin Nouhou Baldé “dall’8 maggio è stato impossibile comunicare” e “la stragrande maggioranza dei nostri lettori, essendo in Guinea per oltre il 60%, hanno avuto problemi a leggere e abbiamo subito molte perdite in termini di lettori e collaborazioni”. Secondo l’influente associazione locale Guinea bloggers association ablogui, i “metodi retrogradi” della giunta militare stanno ledendo la libertà di espressione nel Paese e questi tagli a internet sarebbero legati alle recenti manifestazioni organizzate dalle Forze vive della Guinea, una coalizione di partiti, sindacati e organizzazioni della società civile che accusa il regime del colonnello Mamady Doumbouya di non voler lasciare il potere.

La prima interruzione della rete Internet ha coinciso con un nuovo appello alla mobilitazione il 17 maggio e diversi media governativi lo hanno spiegato con un guasto nel sistema di cavi sottomarini in fibra ottica Africa coast to Europe (Ace), l’unico che serve il Paese. Tuttavia, diverse organizzazioni di monitoraggio dell’accesso a Internet confutano l’idea di un guasto: l’Osservatorio aperto sulle interferenze di rete (Ooni) ha pubblicato dati che “mostrano un blocco” di Internet in Guinea tra il 17 e il 23 maggio, mirato a determinate piattaforme e non all’intera rete e NetBlocks, organizzazione con sede a Londra, ha escluso qualsiasi incidente relativo al cavo Ace. Queste interruzioni della rete internet sono invece molto simili a quelle durante le elezioni del 2020, che alla fine hanno portato alla chiusura completa di Internet, ha detto ad Afp Isik Mater, direttore della ricerca di Netblocks. Secondo questa organizzazione britannica tuttavia, le modalità di interruzione di internet sono più raffinate e mirate: “Prendono di mira in particolare le piattaforme più popolari come Facebook e YouTube. Twitter, che non è molto utilizzato in Guinea” non risulta abbia avuto problemi.

Anche i media affermano di essere presi di mira dalla giunta militare. Il 23 maggio scorso, diversi canali televisivi privati guineani e siti di notizie hanno organizzato una giornata di protesta contro le restrizioni imposte dalla giunta. 

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