Fatma Fahmy, ad Alessandria c’era una volta un tram

di Stefania Ragusa

Due anni fa, sotto Natale, se ne andava Daniele Tamagni, un geniale giovane fotografo che aveva dedicato molte delle sue energie a raccontare l’Africa fuori dagli schemi e che aveva iniziato il suo percorso pubblicando sul nostro magazine. Per tenere vivo il suo ricordo è stata istituita una borsa di studio destinata a giovani fotografi di talento. Fatma Fahmy, classe 1991, nata in Arabia Saudita ma di base in Egitto, è la “vincitrice” di quest’anno. Il progetto premiato (e selezionato tra più di cento proposte, giunte da tutto il mondo) si intitola Once there was a tram. Fatma lo racconta così: «Questa è la mia storia d’amore con i vecchi tram di Alessandria. Ho deciso di entrare in questo forziere (un vecchio tram) per esplorare il suo mondo interiore, ho pensato che potesse essere un riflesso del suo mondo esterno. La luce penetra nel tram e cade sulle persone come un lampo di speranza nell’oscurità di tutti i giorni. Sento il ritmo della vita e l’intensità delle loro giornate. La successione di storie. La vita è in diretta streaming».
Fatma Fahmy ha avuto una nomination al World Press Photo nel 2018 e ha esposto in vari Paesi tra cui Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti.

Once there was a tram
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