Covid-19 | E il Sud Sudan non è più uno strano caso

di Pier Maria Mazzola

L’eccezione sud-sudanese è finita. Anche il Sud Sudan ha il suo primo caso confermato, che, riferisce Al Jazeera, è stato annunciato dal vicepresidente Riek Machar in persona.

Si tratta di un 29enne arrivato dall’Etiopia il 28 febbraio e che ha manifestato i primi segni di malattia il 2 aprile. Sarebbe già in fase di recupero, e si trova in quarantena presso la locale sede delle Nazioni Unite. David Shearer, capo delle operazioni delle Nazioni Unite nel Sud Sudan, ha assicurato che gli operatori sanitari stanno rintracciando le persone che erano state in contatto con il paziente.

In tutto il Paese, 11 milioni di abitanti, ci sono quattro ventilatori. Machar ha dichiarato di volerne aumentare il numero, ribadendo la necessità del distanziamento sociale, che è «l’unico vaccino». In Sud Sudan, la scorsa settimana il presidente Salva Kiir aveva imposto un coprifuoco di sei settimane dalle 20 alle 6, e chiudendo le frontiere, gli aeroporti, le scuole, le chiese e moschee.

Unici Paesi africani a rimanere finora indenni da casi di coronavirus sono le Comore e il Lesotho.

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