Costa d’Avorio, bruciata la casa dell’ex primo ministro

di AFRICA
Pascal Affi N’Guessan

A meno di due settimane dalle elezioni, la casa dell’ex primo ministro della Costa d’Avorio e candidato alle presidenziali Pascal Affi N’Guessan è stata bruciata durante scontri intercomunitari. Non è chiaro chi ci sia dietro l’attacco alla residenza, situata nella sua roccaforte di Bongouanou, una località a nord di Abidjan. Anche una delle scuole della città è stata distrutta. N’Guessan e l’ex presidente Henri Konan Bédié hanno annunciato che boicotteranno le elezioni del 31 ottobre. Il presidente Alassane Ouattara, in lizza per un terzo mandato, ha respinto le loro richieste di rinviare il voto e aprire un periodo di transizione e di riconciliazione.

Inizialmente Ouattara aveva detto che avrebbe rinunciato a ricandidarsi ma, dopo che il suo successore designato Amadou Gon Coulibaly è morto per un attacco di cuore a luglio, ha cambiato la sua posizione. Si teme ora che le elezioni possano riaccendere il conflitto nel Paese, che si sta lentamente riprendendo da una guerra civile scatenata da una disputa sulle elezioni del 2010, vinte dallo stesso Ouattara. Intanto una nuova missione della Cedeao è arrivata nella capitale economica Abijan. Al centro degli incontri ci saranno, appunto, le elezioni presidenziali e il clima rovente che si è venuto a creare in Costa d’Avorio.

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