Costa d’Avorio, al via la Cop15 per combattere desertificazione e siccità

di claudia

di Céline Camoin

Si apre domani, ad Abidjan in Costa d’Avorio, la Cop15, conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione e la siccità. All’evento parteciperanno 190 paesi del mondo e sono attese più di cinquemila persone. L’evento sarà presieduto dalla first lady ivoriana Dominique Ouattara.

Questa Cop15, che terminerà il 20 maggio, sarà l’occasione per il presidente ivoriano Alassane Dramane Ouattara di presentare l’”iniziativa Abidjan”, una proposta della Costa d’Avorio contro il cambiamento climatico.

L’iniziativa Abidjan mira a mobilitare tra 600 milioni e 1 miliardo di dollari da donatori per ripristinare le terre degradate. Impegnato nelle questioni climatiche, Alassane Ouattara ha aveva detto nel 2017 alla piattaforma delle Nazioni Unite che “dobbiamo agire rapidamente per preservare i nostri ambienti di vita e il nostro pianeta”. Più recentemente, nel febbraio 2022, Ouattara ha espresso dure critiche:“Gli impegni devono essere mantenuti. Non siamo noi a creare i difficili problemi di inquinamento. Gli impegni sono molto buoni ma ci deve essere un seguito”.

La Cop 15 riunirà gli Stati parti della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (Unccd). Adottata a Parigi nel 1994, questa convenzione si occupa principalmente di conservazione, gestione sostenibile e ripristino del territorio. Si rivolge a zone aride, semi-aride e secche sub-umide, dette terre aride. Il tema di questa edizione, dopo la Cop14 svoltasi a New Delhi in India nel 2019, avrà come tema “La Terra. Vita. Eredità: dalla scarsità alla prosperità”.

Il riscaldamento globale e la conseguente desertificazione colpiscono la terra in tutti i continenti. L’Africa, le cui popolazioni sono ancora in gran parte rurali, è particolarmente esposta a questo fenomeno. Secondo Climate Selectra, oggi, 319 milioni di ettari in Africa sono minacciati di desertificazione a causa dell’avanzata del deserto.

La Costa d’Avorio, che ha perso gran parte della sua copertura forestale, non è immune all’avanzata del deserto. Le risoluzioni di questa Cop sono quindi di grande interesse per il Paese che intende, nella visione delle autorità, sviluppare il proprio settore agricolo modernizzandolo in profondità.

Condividi

Altre letture correlate: