RD Congo: manifestazione a Goma, calma apparente e tensione

di claudia
manifestazione

di Andrea Spinelli Barrile

“Non avevo mai visto Goma così”: al telefono il professor Francesco Barone, docente all’Università dell’Aquila e fondatore dell’associazione Help senza confini, che opera in Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) per portare aiuti umanitari, medicinali, cibo e assistenza medica alle popolazioni locali, è preoccupato: “Due giorni fa gli elicotteri sono volati su Goma per tre ore e mercoledì mattina la manifestazione mi ha davvero impressionato”.

Barone, al telefono con InfoAfrica, racconta delle decine di migliaia di cittadini congolesi che mercoledì si sono riversati in strada per protestare “contro l’aggressione ruandese nell’est del Congo”. Alcuni di loro, racconta Barone, “hanno provato a sfondare il confine ma la polizia li ha respinti” mentre altri urlavano slogan anti-ruandesi e chiedevano all’esercito congolese di rifornirli di armi e divise. “La situazione a Goma è calma” ci dice il professor Barone “ma è una calma apparente, qui mascherano bene la tensione”. Sono circa 20 le missioni umanitarie che Francesco Barone ha fatto in Nord Kivu, oltre 50 quelle in tutta l’Africa, ma, ci dice, “non avevo mai visto Goma così”: se nelle precedenti missioni infatti gli operatori si concentravano sul contrasto alla povertà e a malattie come Ebola e malaria, oggi sono le violenze a essere all’ordine del giorno: nei villaggi attorno a Goma, dice il professor Barone, la sofferenza è altissima.

Le autorità congolesi, quelle diplomatiche straniere e le Nazioni unite al momento non risulta abbiano alzato il livello di allerta né, ci conferma Barone, inviato informazioni particolari ai cittadini stranieri presenti sul posto.

Tuttavia lavanzata dei ribelli del gruppo M23, che Kinshasa sostiene siano armati, addestrati e sostenuti in diversi modi dal Rwanda, va avanti tra massacri, scontri a fuoco e spargimenti di sangue dallo scorso settembre: “A 20-30 chilometri da qui si combatte” ci dice Barone “ma qui la situazione resta relativamente calma, a parte la manifestazione di ieri: il centro di Goma è tranquillo, i negozi sono aperti, anche se ieri qualcuno di questi è stato saccheggiato dai manifestanti”. Fuori dalla città però la situazione è molto tesa e pericolosa, i ribelli sono dappertutto e apparentemente l’esercito congolese non riesce a contenerli: “L’ambasciatore Attanasio è morto ammazzato a poche decine di chilometri da qui” ci dice Barone “e la situazione è molto complessa: io non credo che questi gruppi, gli uomini armati, restino sul ciglio della strada ad aspettare che passi un ambasciatore” afferma, aiutandoci a comprendere la diffusione capillare delle milizie nei territori circostanti.

“Lunedì ho visto il dottor Mukwege” ci dice il professor Barone, che ha incontrato diverse volte il premio Nobel per la Pace nell’ospedale Panzi, a Bukavu. “Anche lui denuncia l’aggressione ruandese” come, da ancora prima di ricevere il Nobel nel 2018, “denuncia le violenze in queste zone della Repubblica del Congo”. Ma questa volta è diverso e la situazione sembra fuori controllo: “Non credo arriveremo a un conflitto” almeno non ora, “ma la tensione qui è comunque altissima”.

Immagini: Ruptly. Servizio di Marco Trovato

Condividi

Altre letture correlate: