Burundi – Il Governo: «L’Europa ha cercato di destituire Nkurunziza»

di Enrico Casale
pierre nkurunziza

Il governo del Burundi è tornato ad accusare l’Unione europea di aver cercato di far cadere il regime del presidente Pierre Nkurunziza prima della crisi politica scoppiata nel 2015, rivelando stavolta di essere in possesso di documenti che dimostrerebbero l’azione di destabilizzazione promossa da Bruxelles. È quanto emerge da un comunicato diffuso dal portavoce dell’esecutivo di Bujumbura, Philippe Nzobonariba. “I documenti – ha spiegato il funzionario africano – rivelano terribili fatti che coinvolgono la delegazione Ue in Burundi nel 2014, diversi mesi prima dell’insurrezione e del fallito colpo di Stato del maggio 2015”. Dimostrerebbero, inoltre, che l’Unione europea avrebbe “finanziato personalità e organizzazioni coinvolte in attività di destabilizzazione del Burundi”. I documenti, secondo Nzobonariba, aggiungerebbero dunque “nuovi elementi” alle accuse già formulate dal Burundi, secondo cui ci sarebbe “una mano straniera” dietro gli scontri iniziati nell’aprile del 2015 con l’annuncio della candidatura di Nkurunziza per un terzo mandato alla guida del paese. Da allora oltre 500 persone sono rimaste uccise, mentre altre 200 mila sono state costrette a lasciare il Burundi.
(07/06/2017 Fonte: Agenzia Nova)

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