Burkina Faso, giovani ex-terroristi vogliono tornare in società

di claudia

Sono sempre di più i giovani burkinabè che si sono uniti a gruppi terroristici a voler instaurare un dialogo con i notabili locali per uscire dalla clandestinità e rientrare nella comunità “legale”. Lo ha detto ieri in conferenza stampa il ministro burkinabè incaricato della Riconciliazione, Yéro Boly, ripreso dai media locali: “Si tratta di giovani che si sono uniti a gruppi terroristici armati e che ora vogliono stabilire un dialogo con notabili di base. È un dialogo tra giovani, che vogliono confrontarsi con i leader locali”.

Il ministro ha chiarito che il reintegro di questi giovani nella società avverrà attraverso attività socio-professionali “volte riprendere la normale attività e fermare la violenza” ha detto Boly, spiegando inoltre che tale dialogo non avrà alcun impatto sulla forma repubblicana e laica dello stato burkinabé: “Non si tratta di un negoziato tra il governo del Burkina Faso e gruppi terroristici armati. Si tratta di sostenere iniziative, abbiamo visto sul campo che c’è bisogno di comunicazione tra le figlie e i figli del Burkina che sono fuori dal dialogo con la nazione e i notabili delle rispettive località”.

La giunta militare al potere ha annunciato, poche settimane fa, la costituzione dei Comitati di dialogo locale per il ristabilimento della pace, che mirano a favorire il ritorno nella società dei giovani burkinabè che hanno aderito a gruppi terroristici armati e che desiderano deporre le armi. 

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