Bobi Wine di nuovo in carcere. Proteste a Kampala

di AFRICA

Gli agenti di polizia dell’Uganda hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili per disperdere centinaia di sostenitori della pop star e deputato di opposizione ugandese Robert Kyagulanyi, meglio conosciuto come Bobi Wine. I manifestanti protestavano perché lunedì un tribunale ugandese ha disposto l’ennesimo arresto per il politico rapper fino al 2 maggio.

Secondo i media locali agenti in tenuta anti-sommossa sono stati dispiegati in diverse aree della capitale Kampala per disperdere i dimostranti, che hanno lanciato sassi all’indirizzo delle forze dell’ordine.

Il tribunale ha ritenuto Bobi Wine colpevole per il suo presunto ruolo in una manifestazione di piazza nel luglio 2018 contro la legge che tassa l’uso dei social media. Il pubblico ministero lo ha accusato di aver dimostrato uno «sfacciato disprezzo della legge».

La sentenza è l’ultima di una serie di mosse contro l’oppositore, la cui crescente base di sostenitori preoccupa le autorità ugandesi in vista delle prossime elezioni presidenziali, previste all’inizio del 2021, alle quali è candidato il presidente in carica, Yoweri Museveni, 74 anni, e al potere dal 1986. Di recente la Corte costituzionale ha avallato un emendamento costituzionale, che abolisce il limite di 75 anni per candidarsi alla massima carica di governo.

Wine, che esorta i giovani ugandesi a prendere le redini del Paese, ha lasciato intendere che potrebbe candidarsi alla presidenza nel 2021. Per il suo attivismo è stato più volte arrestato e detenuto. La pop star e altre 34 persone sono infatti già imputate con l’accusa di aver lanciato sassi contro il convoglio del presidente Museveni che lo scorso anno si trovava in visita nella città settentrionale di Arua.

Lo scorso 31 agosto Wine era stato arrestato all’aeroporto internazionale di Entebbe mentre tentava di lasciare il Paese per sottoporsi a cure mediche. Successivamente il presidente Museveni gli ha concesso di potersi recare negli Usa per cure mediche specialistiche, salvo l’obbligo di ritornare in Uganda per presenziare alla prima udienza del processo per tradimento nei suoi confronti.

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