Benin, rilasciati numerosi oppositori politici

di AFRICA
benin manifestazioni

La magistratura del Benin ha rilasciato ieri trenta oppositori arrestati durante le elezioni presidenziali dell’aprile 2021. Lo riferisce l’Agence france presse (Afp) citando una fonte giudiziaria. I rilasci sono avvenuti nel giorno della visita del presidente francese Emmanuel Macron a Cotonou.

Secondo la medesima fonte, tra le persone rilasciate dal Tribunale per la repressione dei reati economici e del terrorismo (Criet) ci sono leader e giovani attivisti del partito di opposizione Les Démocrates. Tra di essi, secondo quel che precisa Radio France Internationale, non figurano il costituzionalista Joel Aivo e l’oppositrice Reckya Madougou, che continuano a scontare pene di 10 e 20 anni di carcere.

Tra i prigionieri politici rilasciati e posti sotto sorveglianza giudiziaria ci sono però l’ex ministro Houdou Ali e l’attivista Nadine Okoumassou. L’ex ministro Ali era stato arrestato a Parakou nell’aprile dello scorso anno in relazione con le indagini per attentato alla sicurezza dello Stato e terrorismo in Benin. Militante dell’opposizione, Ali, che si fa chiamare “il rivoluzionario”, aveva lanciato numerosi appelli a manifestare per il ripristino della democrazia, mentre il Paese si preparava alle elezioni presidenziali in un’atmosfera tesa.

Per quanto riguarda la candidata, non ammessa, del partito beninese d’opposizione I Democratici alle elezioni presidenziali del 2021, Reckya Madougou, che non è stata rilasciata, è stata condannata per “terrorismo” lo scorso dicembre a venti anni di reclusione e a una multa di 50 milioni di Franchi Cfa (oltre 76mila euro). L’imputata aveva al tempo dichiarato, poco prima dell’annuncio della sua condanna: “non sono mai stata e non sarò mai una terrorista”.

Reckya Madougou è stata arrestata il 3 marzo sera del 2021 dalla polizia a Porto Novo, capitale amministrativa del Benin. Madougou aveva appena concluso una conferenza pubblica con altri candidati dell’opposizione, i cui fascicoli sono stati respinti, tra cui Joel Aivo, che ha potuto raccontare la scena del suo arresto. Stavano tornando a Cotonou con lo stesso veicolo quando la polizia li ha bloccati sul ponte di Porto Novo e ha fatto scendere con la forza gli altri passeggeri tranne Madougou.

L’oppositore costituzionalista beninese Joel Aivo, anche lui processato lo scorso dicembre e non rilasciato, è stato condannato a 10 anni di prigione dal Criet per “cospirazione contro l’autorità dello Stato”.

Dalla sua prima elezione nel 2016, Talon ha avviato riforme politiche ed economiche per portare il Paese sulla strada dello sviluppo. Secondo l’opposizione, questa modernizzazione è stata accompagnata da un grande regresso democratico. Patrice Talon è stato rieletto nel 2021 dopo una campagna elettorale segnata dalla violenza, mentre a nessun partito di opposizione è stato permesso di presentare candidati.

Le manifestazioni erano scoppiate nel centro del Paese ed erano state represse nel sangue. In seguito, decine di oppositori sono stati arrestati in tutto il Paese. Tra questi, due figure di spicco: l’ex ministra della Giustizia Reckya Madougou, condannata a vent’anni di reclusione per “terrorismo”, e il costituzionalista Joel Aivo, condannato a dieci anni di carcere per “cospirazione contro l’autorità dello Stato” nel dicembre 2021.

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