Baba Yetu, canto-preghiera da brividi

di Marco Trovato
Tempo di lettura stimato: < 1 minuto

Baba Yetu” (“Padre nostro” in  lingua Swahili) ĆØ una preghiera musicale, un cantico spirituale, che supera i confini delle fedi religiose. ƈ un inno di fratellanza interpretato da innumerevoli cori dell’Africa. Ed ĆØ il nostro piccolo omaggio per augurarvi Buone Feste al termine di un anno tormentato e difficile, che ha segnato le vite di tutti, in ogni parte del mondo, accomunandoci a un destino comune.

Vi proponiamo la magistrale esibizione del coro dell’UniversitĆ  di Stellenbosch, un tempo baluardo della cultura bianca afrikaner e oggi emblema del Sudafrica multirazziale.

Il brano è stato scritto nel 2005 da Christopher Chiyan Tin (celebre compositore americano di musica orchestrale e corale con influenze world music, vincitore di due Grammy Awards) e arrangiato dal sudafricano André van der Merwe.

La registrazione, a cura di Rondo Media (S4C), ĆØ avvenuta nel luglio 2018 al Llangollen International Musical Eisteddfod, un festival musicale che si teneva ogni anno – prima dell’esplosione della pandemia – nella cittĆ  di Llangollen, nel Galles del Nord.

Ecco il testo scritto in lingua swahili:

Baba yetu, yetu uliye Mbinguni yetu, yetu amina! Baba yetu yetu uliye M jina lako e litukuzwe.

Utupe leo chakula chetu Tunachohitaji, utusamehe Makosa yetu, hey! Kama nasi tunavyowasamehe Waliotukosea usitutie Katika majaribu, lakini Utuokoe, na yule, muovu e milele!

Ufalme wako ufike utakalo Lifanyike duniani kama mbinguni. (Amina)

La traduzione in italiano:

Padre nostro, che sei nei cieli. Amen! Padre nostro, sia santificato il tuo nome.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, Rimetti a noi i nostri debiti, Come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontĆ , In terra come in cielo. (Amen)

Condividi

Altre letture correlate: