Aumentano gli attacchi ai media del Somaliland

di claudia
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Arresti arbitrari, minacce, percosse: i giornalisti del Somaliland stanno subendo il peso di un picco di attacchi, secondo le associazioni dei media.

Secondo i resoconti riportati da Voice Of Africa, in un recente incidente, l’11 agosto la polizia di Hargeisa, capitale della regione, ha arrestato due giornalisti televisivi di Horyaal 24 — Abdinasir Abdi Haji Nur e Ahmed-Zaki Ibrahim Mohamud — mentre riferivano di violente proteste per la possibile proroga delle prossime elezioni presidenziali.

Il Sindacato dei giornalisti somali conferma che membri della polizia e dell’intelligence nazionale spesso perpetrano ostilità contro i media e che in molti casi nessuno viene incolpato per tali violazioni. Abdalle Ahmed Mumin, segretario generale del Sindacato dei giornalisti somali, ritiene che i media siano attaccati per mettere a tacere le notizie su questioni di interesse nazionale e afferma che i media e i giornalisti che si occupano di corruzione, violazioni dei diritti umani e altre violazioni sono continuamente presi di mira.

“Sono aumentati anche gli attacchi contro i giornalisti e le detenzioni e le incursioni negli uffici dei media”, ha affermato. “Questo perché il Somaliland sta affrontando varie crisi. Il numero uno, la crisi umanitaria a causa della siccità, alla quale il governo è incapace di rispondere. In secondo luogo, la disputa elettorale e l’ultima scadenza a novembre. Ecco perché le autorità ora hanno ricorso ad attacchi contro i giornalisti per fermare le voci critiche”.

I giornalisti sono in pericolo anche nella capitale somala, Mogadiscio, dove domenica un giornalista video per la casa mediatica M24 ha avuto bisogno di un intervento chirurgico d’urgenza dopo essere stato colpito da un proiettile che secondo testimoni sarebbe stato sparato dalla polizia. Ahmed Omar Nur è stato colpito a colpi di arma da fuoco mentre copriva l’assedio all’hotel Hayat a Mogadiscio. I colleghi che hanno assistito all’incidente affermano che il colpo è stato sparato in provenienza da un gruppo degli agenti di polizia d’élite mandati sul luogo dell’attacco.

La Somalia è uno dei paesi più letali per i giornalisti al mondo, con più di 50 morti dal 2010, secondo Reporter senza frontiere.

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