La Germania ha firmato un accordo di aiuti allo sviluppo con il Ruanda volto ad attuare un’intesa di finanziamento attualmente sospeso per via del ruolo ruandese nel conflitto in Congo orientale. Il 6 ottobre, Berlino e Kigali hanno firmato un accordo di sovvenzione del valore di 18 milioni di euro per sostenere programmi volti a promuovere un welfare sociale e uno sviluppo inclusivi nel Paese africano.
Questo nuovo accordo segna un miglioramento delle relazioni tra i due Paesi, che si erano deteriorate all’inizio di quest’anno a causa del conflitto nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo (Rdc): la Germania aveva sospeso partnership e attività di cooperazione con il Ruanda. Berlino aveva chiesto al governo del Paese africano di ritirare qualsiasi sostegno al gruppo ribelle M23 e, secondo il ministero dello Sviluppo tedesco, l’ultima tranche di aiuti promessi al Ruanda era stata pagata nell’ottobre 2022, per un importo pari a 93,6 milioni di euro e riguardante il periodo 2022-2024 (numeri che fanno della Germania uno dei principali donatori del Ruanda). Anche altri partner occidentali per lo sviluppo hanno sospeso gli aiuti e il Belgio ha addirittura interrotto i rapporti diplomatici: a marzo, la Germania disse che stava collaborando con i “partner bilaterali” per limitare gli aiuti al Ruanda. In risposta alla sospensione degli aiuti, il Ruanda criticò la decisione tedesca, definendola una “politicizzazione” della sua cooperazione allo sviluppo, parlando di “mossa controproducente e dannosa” per la stabilità regionale.
Il nuovo accordo era stato concordato in linea di principio molto prima che Berlino sospendesse i nuovi finanziamenti al Ruanda. Secondo la dichiarazione di un portavoce dell’ambasciata tedesca a Kigali al quotidiano The EastAfrican “le relazioni di lunga data tra Germania e Ruanda sono di vasta portata e comprendono numerose aree di reciproco interesse e cooperazione”. Il nuovo accordo di sostegno sarà attuato attraverso progetti nell’ambito dell’Agenzia per lo sviluppo degli enti amministrativi locali (Loda), che si concentra sul finanziamento di iniziative di sviluppo a livello di governo locale.
Yusuf Murangwa, ministro delle Finanze e della Pianificazione economica del Ruanda, che ha firmato l’accordo a nome del governo di Kigali, ha detto che i fondi rafforzeranno i programmi nutrizionali, i trasferimenti di denaro, tra cui sussidi per la vecchiaia e l’invalidità, e i lavori pubblici.
Citato da Zawiya, Gonza Muganwa, analista politico, ha detto che sono diversi i fattori che potrebbero aver influenzato il cambiamento di posizione della Germania: “La pressione esercitata dalla Rdc e dal Belgio non è più rilevante in questa situazione. La Germania intrattiene da tempo solide relazioni di sviluppo con il Ruanda” ed ha ripreso gli aiuti nonostante il conflitto nella Rdc orientale rimanga irrisolto, anche se da allora sia il Ruanda che la Rdc hanno firmato a Doha un accordo di pace mediato dagli Stati uniti. Anche Kinshasa sta negoziando con i ribelli dell’M23, con Doha, con il Qatar che funge da mediatore.
Il Ruanda immette gli aiuti esteri direttamente nel suo bilancio nazionale, con sovvenzioni esterne che rappresentano una parte significativa: l’8,3% del bilancio 2025/26.



