30/10/13 – Tunisia – Attacco suicida a Susa, altro sventato a Monastir

di AFRICA

 

Due attentati suidici in una sola mattina in Tunisia, ma uno di questi è stato sventato. Stamattina un uomo si è fatto saltare in aria con una cintura esplosiva davanti all’hotel Riadh Palm nella città turistica di Susa. L’attacco non ha provocato vittime a parte l’attentatore. E poco lontano, nei pressi di Monastir, un altro attentato è stato sventato al mausoleo di Habib Bourguiba, il primo presidente del Paese post indipendenza. Per questo secondo attacco è stato fermato un 18enne. Il ministero dell’Interno della Tunisia ritiene che i due kamikaze facciano parte di un’organizzazione estremista, ma non è certo che gli attacchi fossero coordinati o che siano stati concepiti da un’unica grande organizzazione. Si tratta dei primi episodi di questo tipo nel Paes. Una svolta in questo senso nelle tattiche usate dagli estremisti avrebbe conseguenze gravi in un Paese che sta affrontando la transizione democratica.

Quello di oggi a Susa è il primo attentato che avviene in una zona turistica in Tunisia e solleva timori per l’industria del turismo del Paese. Susa, circa 150 chilometri a sud di Tunisi, è da tempo una delle località più attraenti per i turisti europei e il settore sta da poco recuperando dopo il calo degli arrivi dovuto alla rivolta del 2011 che ha portato alla cacciata di Zine El Abidine Ben Ali. Da allora si è aperto un vuoto nella sicurezza e sono comparsi molti gruppi islamici radicali, come per esempio Ansar al-Shariah, alcuni dei quali si sono dotati di armi filtrate a est dalla guerra civile in Libia. Dopo un periodo di tolleranza il governo islamico moderato ha vietato questi gruppi a settembre e ha cominciato ad arrestarne i membri.

A proposito dell’attacco di Susa alcuni testimoni hanno raccontato ai media tunisini che, poco prima di farsi esplodere, l’uomo sembrava volere entrare nell’albergo. Il portavoce del ministero dell’Interno, Mohammed Ali Aroui, spiega che le autorità stanno cercando in città possibili complici e precisa che l’esplosione non ha provocato danni a proprietà.

Per quanto riguarda invece l’attacco sventato al mausoleo di Habib Bourguiba, il portavoce della guardia presidenziale che controlla il monumento, Hicham Gharbi, spiega che il 18enne ha seguito un gruppo di turisti che stavano entrando, portando con sé uno zaino pieno di tritolo. Il giovane ha provato a distrarre il personale di sicurezza tirando prima un petardo, ma è stato fermato. “Sarà interrogato per capire le sue ragioni e chi abbia ordinato l’attacco”, ha proseguito il portavoce parlando a una radio locale.

Negli ultimi anni scontri sono scoppiati nelle zone isolate della Tunisia e le autorità hanno scoperto diversi covi di militanti. Recentemente sei membri della guardia nazionale sono stati uccisi dopo che hanno circondato una casa nella provincia di Sidi Bouzid e il 23 ottobre un poliziotto è stato ucciso nella città settentrionale di Beja. Inoltre nelle montagne lungo il confine con l’Algeria sono frequenti gli scontri con jihadisti ritenuti vicini ad al-Qaeda. Negli ultimi mesi in Tunisia sono stati assassinati due leader dell’opposizione di sinistra, Chokri Belaid ucciso lo scorso 6 luglio fuori dalla sua casa di Tunisi, e Mohammed Brahmi, ucciso il 25 luglio di quest’anno. La Tunisia aveva finora ampiamente evitato grandi incidenti terroristici. – LaPresse/AP

 

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