29/04/14 – Zimbabwe – Scontro nell’opposizione, a vantaggio di Mugabe

di AFRICA

 

Si profila una battaglia legale per il controllo del principale partito di opposizione dello Zimbabwe, il Movimento per il cambiamento democratico (Mdc): lo scrivono commentatori e analisti politici di Harare, dopo un botta e risposta tra fazioni a colpi di accuse di fascismo e sospensioni.

Oggi a parlare è stato Morgan Tsvangirai, ex primo ministro fondatore del partito nel 1999. Che in una nota ha definito il suo rivale Tendai Biti, già ministro delle Finanze, “un’opportunista”. Decretandone la sospensione pochi giorni dopo aver subito lo stesso trattamento. Il risultato è che le due fazioni in lotta rifiutano di riconoscere la controparte e si ritengono uniche legittime rappresentanti dell’Mdc. In una lettera inviata al parlamento, Biti ha scritto che “il partito è diviso chiaramente tra una fazione di fascisti guidata da Tsvangirai e un gruppo impegnato per il rinnovamento democratico”.

Di certo, Tsvangirai ha visto la propria posizione indebolirsi a seguito della nuova vittoria alle elezioni del presidente Robert Mugabe nel luglio scorso. Proprio l’accusa di aver “fallito come dirigente”, oltre che di aver trasformato l’Mdc in un proprio “feudo personale”, è stata all’origine della decisione assunta dal consiglio nazionale convocato la settimana scorsa da Biti.

Secondo Simukai Tinhu, autore di un’analisi pubblicata sul portale di informazione African Arguments, lo scontro per il controllo del partito finirà presto in tribunale. Con un contenzioso che potrebbe durare anni, avvantaggiando il partito di Mugabe, ottantanovenne capo dello Stato prossimo (forse) a lasciare il testimone. – Misna

 

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