22/07/13 – R.D. Congo – Nord Kivu: su ‘radio moto’ il dramma dei sequestri

di AFRICA

“Alcuni ostaggi allo stremo sono stati uccisi dai rapitori durante il cammino” hanno detto due giovani congolesi riusciti a fuggire dopo 15 giorni di prigionia nelle mani dei ribelli ugandesi delle Adf-Nalu. Il loro racconto è stato diffuso da Radio Moto, emittente dei padri assunzionisti nella diocesi di Butembo-Beni.

“Nel Parco della Virunga – hanno sottolineato i due, dopo aver raggiunto la cittadina di Oicha – ci sono diversi punti dove i ribelli riescono a far atterrare elicotteri carichi di armi e rifornimenti”. Nel cuore del Nord Kivu, una provincia dell’est della Repubblica democratica del Congo ricca di risorse minerarie, ci sarebbero dunque diverse “piste di atterraggio”.

Le Adf-Nalu, nate negli anni ’90 e formate per lo più da musulmani che denunciavano discriminazioni da parte del governo ugandese, sono uno dei tanti gruppi responsabili di violenze e sequestri nella diocesi di Butembo-Beni. Secondo le testimonianze rilanciate da Radio Moto, nelle loro mani ci sarebbero anche tre padri assunzionisti rapiti nella parrocchia di Mbau il 19 ottobre scorso.

Un episodio doloroso, ma simile a tanti altri. Nel fine-settimana 17 persone sono state sequestrate da un commando di uomini armati mentre viaggiavano a bordo di un autobus lungo una strada che collega il distretto dell’Ituri alla città di Beni. Le autorità locali hanno accusato le Adf-Nalu, ma nella zona sono attivi anche milizie Mai Mai.

In questo contesto, c’è chi spera nel dispiegamento di un’unità speciale di peacekeeper delle Nazioni Unite. I deputati dell’assemblea provinciale del Nord Kivu hanno rivolto un appello ai ‘caschi blu’ affinché “mettano fine alle attività dei gruppi armati che saccheggiano la regione”. Il riferimento non è solo all’area di Beni ma anche a quella del capoluogo provinciale Goma. Il Movimento del 23 marzo, un gruppo armato composto per lo più da combattenti di etnia tutsi, ha ripreso la sua avanzata verso la città. Gli scontri con l’esercito nelle località di Kibati e Kanyarucinya hanno provocato più di 4000 sfollati ma non sono bastati a fermare i ribelli. – Misna

 

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