20/08/13 – Egitto – L’ago della bilancia che minaccia gli equilibri di tutta la regione

di AFRICA

 

L’Egitto è l’ago della bilancia. Il paese arabo storicamente più importante, ma che nel tempo ha perso influenza e peso politico a livello internazionale. L’esito del confronto di queste settimane tra Fratelli musulmani ed esercito delineerà l’Egitto del futuro. E in Egitto si sta giocando una partita a cui sono interessati gli egiziani ma anche i paesi del Golfo, l’Europa con le sue differenze, la Turchia, gli Stati Uniti: paesi tra loro alleati che non sempre hanno però interessi coincidenti.egittoforzedisicurezza

Il peso demografico dell’Egitto è la forza del paese ma è anche stato il suo tallone d’achille. Paradossalmente, di fronte ci sono due attori che erano già decisivi e importanti durante il regime di Hosni Mubarak. L’esercito da Nasser in poi ha avuto un ruolo di primo piano, mai messo realmente in discussione e straripato nella sfera economica. Non è chiaro quanto incidano, ma le varie attività che fanno capo ai generali coprono una buona percentuale del pil nazionale.

A loro volta i Fratelli musulmani con Mubarak erano più che tollerati: ai vertici di tutte le associazioni di categoria, dei sindacati e di altre espressioni della società civile hanno sì conosciuto il carcere ma certamente hanno avuto un ruolo di primo piano anche prima della rivoluzione del 2011. Di quella rivoluzione non furono la guida, ma furono il gruppo che più degli altri trasse vantaggio.

I militari uccisi ieri nel Sinai, le centinaia di vittime dell’ultima settimana, i danni ad alcune chiese copte possono ora risolversi in due modi. C’è una schiera di osservatori che sta accostando i fatti egiziani di oggi alla guerra civile algerina degli anni ’90. Anche in quel caso gli islamisti vittoriosi alle urne furono spodestati dai militari e da lì il passo al conflitto fu breve. Altri invece intravedono una nuova situazione di compromesso, imposta dall’esercito e sostenuta comunque da una parte del paese.

Di certo, un Egitto debole fa comodo a tanti, ma un Egitto in completo caos rischia di trascinare la regione in una nuova spirale di violenze.  Forse sarà questa logica a contribuire al ritorno della pace. * Maria Scaffidi – Atlasweb

 

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