16/12/14 – Uganda – Tensioni e feriti per tentato rimpatrio ex-ribelli congolesi M23

di AFRICA

 

Un numero imprecisato di ex combattenti congolesi dell’M23, accampati in Uganda dopo la loro sconfitta sul terreno un anno fa, sono rimasti feriti oggi da colpi di arma da fuoco esplosi dai militari ugandesi in quello che il loro capo ha denunciato come un tentativo di rimpatrio forzato.

Attraverso Twitter, l’esercito ugandese aveva annunciato stamane che gli ex ribelli sarebbero stati consegnati oggi al governo congolese all’aeroporto internazionale di Entebbe, una trentina di km da Kampala; in seguito l’orario dell’operazione è stato modificato, senza altri dettagli.

Stando alla versione dei fatti fornita dal capo dell’M23, Bertrand Bisimwa, a fonti di agenzia internazionali, in piena notte l’esercito si sarebbe presentato all’accampamento di Bihanga, 300 km a sud-ovest di Kampala, per caricare a forza sui camion circa 1300 ex combattenti lì ospitati. Questi ultimi avrebbero opposto resistenza, innescando la reazione dei militari.

Secondo Bisimwa, le dichiarazioni per la fine del conflitto siglate poco più di un anno fa fra il governo di Kinshasa e l’M23 non prevedevano in alcun modo il rimpatrio forzato dei suoi uomini che, responsabili – impuniti – di brutalità e violenze nell’est dell’ex Zaire, temono rappresaglie in caso di rientro in territorio congolese.

Da parte sua, un portavoce dell’esercito congolese ha confermato che l’operazione di rimpatrio di 120 membri dell’M23 che avrebbero espresso la volontà di farlo resta in programma oggi.

L’Alto commissariato Onu per i rifugiati a Kampala ha precisato che gli ex combattenti dell’M23 non hanno lo status di rifugiati né, non avendone fatta richiesta, possono beneficiare dell’asilo politico. – Misna

 

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