12/09/13 – Sud Sudan – Chi sta guadagnando di più dal Sud Sudan?

di AFRICA

Sono i paesi confinanti, e soprattutto Uganda, Kenya, Etiopia, ad aver finora beneficiato della nascita del più giovane Stato del pianeta il Sud Sudan.

È una delle principali conclusioni del primo studio sullo stato (e sul futuro) dell’economia del Sud Sudan realizzato da un organismo internazionale.South Sudanese citizens wave their flags as they attend the Independence Day celebrations in the capital Juba

Diffuso ieri dalla Banca Africana di Sviluppo (African Devolpment Bank, AfDB), il rapporto – intitolato “Sud Sudan, uno studio sulla competitività e sul commercio con i paesi confinanti” – consente di avere una vasta panoramica della realtà economica del Sud Sudan, un paese nato formalmente nel luglio 2011 dopo una lunga guerra civile.

Così se il conflitto “ha dilapidato la base infrastrutturale”, come recita il documento, l’economia sud sudanese si è dimostrata molto vivace e aperta sviluppando alti volumi di commercio con i paesi confinanti e trasformando il paese in un protagonista importante del commercio estero dell’intera regione.

D’altronde, fatto salvo per le esportazioni di petrolio, il Sud Sudan importa pressoché tutto il cibo e i prodotti di cui ha bisogno.

Ad esempio non stupisce che le esportazioni dell’Uganda in Sud Sudan siano passate dai 60 milioni di dollari del 2005 al picco dei 635 milioni di dollari del 2008. Dati che si riferiscono alle esportazioni formali a cui poi andrebbero sommati anche quelli relativi alle esportazioni informali.

Le aziende nazionali, di recente costituzione e quasi tutte nate con capitali interni e personali, possono essere ancora considerate, in un certo senso, delle “start-up”.

Dopo aver fotografato la situazione attuale sotto numerosi aspetti e aver analizzato in dettaglio le relazioni commerciali tra il Sud Sudan e i suoi vicini, il rapporto elenca una serie di passi e consigli per la costruzione di un nuovo ed efficiente sistema economico nazionale. * Ernesto Sii – Atlasweb

 

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