09/12/13 – Sudafrica – Il mondo alla commemorazione di Madiba

di AFRICA

 

Nelson Mandela è morto circondato dall’affetto della moglie Graca, le figlie e i nipoti. “Ed è stato bello, se si può dire che una morte è una bella cosa. Ma Tata (papà) è stato bene, perché noi eravamo lì”. A raccontarlo alla Bbc è stata Makaziwe, la maggiore delle figlie di Madiba. “Fino all’ultimo ha avuto noi accanto… i figli erano lì, Graca era lì, siamo stati attorno a lui fino all’ultimo momento, per tutta la giornata di giovedì”.

“Giovedì mattina – ha raccontato la figlia della prima moglie di Mandela – i medici ci hanno detto che non potevano fare più nulla. Mi hanno detto: ‘Maki, chiama tutti e digli che è il momento di venire a salutarlo”. Makaziwe ha lodato il tatto dei medici che si sono comportati “come soldati che fanno la guardia a un re”, rispettando il silenzio e allontanandosi il più possibile quando arrivavano i familiari al capezzale. Negli ultimi mesi, più volte la figlia ha sussurrato al padre che gli voleva bene e lui rispondeva socchiudendo gli occhi.

Secondo Makaziwe suo padre non ha combattuto solo per la libertà politica, ma anche per quella spirituale. “Diceva che serve coraggio per perdonare, che è molto difficile. Penso sapesse che se non avesse perdonato, sarebbe stato per sempre spiritualmente prigioniero”, ha concluso la figlia di Mandela.

“Il mondo piange la perdita di Nelson Mandela, gigante della giustizia, dell’uguaglianza e dei diritti umani” ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon che ha voluto così rendere omaggio all’ex presidente sudafricano. Arrivato a Johannesburg, il segretario generale dell’Onu ha visitato il Nelson Mandela Center of Memory e ha ricordato di essere rimasto colpito dall'”umiltà” e dalla “modestia” del premio Nobel per la Pace quando lo incontrò nel 2009.

Dalla Francia all’India, dagli Stati Uniti alla Cina, il Sudafrica si prepara ad accogliere rappresentanti di tutto il mondo per la cerimonia solenne in memoria di Mandela, martedì nello stadio FNB di Soweto, a Johannesburg. Sono partiti per il Sudafrica il presidente americano Barack Obama, che parlerà alla cerimonia, e sua moglie Michelle, così come il presidente afghano Hamid Karzai, quello pakistano Mamnoon Hussain e il premier dimissionario del Libano Najib Miqati.

Martedì arriveranno a Johannesburg anche il premier italiano Enrico Letta, il vice presidente iraniano, Eshaq Jahangiri, e il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif. Allo stadio di Soweto non mancheranno il presidente tedesco Joachim Gauck, quello dell’Autorità Nazionale palestinese Mahmoud Abbas, il capo di Stato indiano Pranab Mukherjee e il re d’Olanda Willem-Alexander.

Per la Spagna hanno confermato la loro presenza il premier Mariano Rajoy e il principe Felipe, per la Gran Bretagna il premier David Cameron, mentre per l’Ue saranno presenti il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e quello del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

Al saluto a Madiba saranno presenti anche gli ex presidenti americani George Bush, Bill Clinton e Jimmy Carter, così come l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. Da Oltreoceano, oltre alla presidente brasiliana Dilma Rousseff e al premier canadese Stephen Harper, arriverà anche il presidente cubano Raul Castro.

Ma l’elenco dei nomi internazionali non è finito. In Sudafrica sono attesi il premier australiano Tony Abbott, così come il vice presidente cinese Li Yuanchao e il principe ereditario giapponese Naruhito. E anche il presidente francese Francois Hollande e il suo predecessore Nicolas Sarkozy voleranno a Johannesburg, ma su due aerei diversi. Per la Russia, infine, parteciperà Valentina Matviyenko, presidente del Consiglio della Federazione, Camera bassa del Parlamento russo.

Tra i grandi assenti, invece, oltre al Dalai Lama, risultano esserci anche il presidente e il primo ministro israeliani, Shimon Peres e Benyamin Netanyahu, l’uno per motivi di salute, l’altro per non incidere troppo sul bilancio dello Stato. Alla cerimonia Israele sarà rappresentato solo da una delegazione di deputati della Knesset. Ai funerali del 15 dicembre a Qunu, invece, non ci sarà la regina Elisabetta, che verrà rappresentata dal figlio, il principe Carlo, accompagnato da Camilla. – Adnkronos/

 

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