Tunisia/3 – «Sono arrivati dal mare, poi il finomondo»

di Enrico Casale
attentato a sousse

È stato il primo a pubblicare le immagini dell’attentato a Sousse in Tunisia su Instagram. In pochi secondi quei corpi di turisti abbandonati sulla spiaggia hanno fatto il giro del mondo. Ma non solo. Petr, turista moscovita, (che ha chiesto di non diffondere il suo cognome) è arrivato in Tunisia da tre giorni, ha visto con i suoi occhi l’orrore dell’attacco all’Hotel Mahraba. E racconta al telefono al Corriere della Sera la sua testimonianza.

Petr, dove si trova ora, è al sicuro, sta bene?
«Sono ancora all’Hotel Mahraba, sono esausto. Ero nella hall dell’albergo quando ho sentito degli spari provenire dalla spiaggia. Mi sono nascosto. E quando ho capito che era tutto finito sono corso sulla spiaggia per prestare aiuto».

Cosa ha visto?
«Tre corpi riversi vicino ai lettini. Quando li ho raggiunti ho capito che non c’era nulla da fare. Quello che ho visto l’ho fotografato e l’ho postato su Instagram»

Sa se ci sono altri morti?
«No. Però altri turisti mi hanno detto che è stata una strage»

Conosceva le persone di cui ha fotografato i corpi? Sa da dove venivano?
«No, possono essere tedeschi, inglesi. Sicuramente erano europei»

Sa se ci sono italiani tra le vittime?
«No, ma non posso escluderlo. Qui nell’hotel ci sono dei vostri connazionali. Inoltre sulla spiaggia ci sono turisti provenienti da diversi hotel»

Ha visto anche i terroristi?
«No. Ma un uomo della sicurezza mi ha detto che sono arrivati dal mare, dalle barche e hanno iniziato a sparare all’impazzata»

Quanti erano? Avevano delle bandiere con me o dei segnali che potessero far pensare a un gruppo jihadista?
«Questo non me l’ha detto. Mi scusi, sono sconvolto. Non riesco a respirare».
Dove si trova ora? Vi hanno evacuato?
«Non ancora, c’è grande confusione, ci sono elicotteri e barche dei soccorsi che stanno raggiungendo la spiaggia, speriamo di andare via presto».

(26/06/2015 Fonte: Corriere della Sera)

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