Tolleranza interreligiosa, la Sierra Leone tra gli esempi più virtuosi

di claudia
ramadan

È iniziato nei giorni scorsi il Ramadan, un mese nel quale i musulmani (in Africa il 45% della popolazione) sono chiamati alla purificazione del corpo e dello spirito, digiunano dall’alba al tramonto. Nel continente la tolleranza religiosa risulta in diverse nazioni profondamente radicata, secondo un sondaggio condotto da Afrobarometer. Tra gli esempi più virtuosi spicca la Sierra Leone. Qui, dopo il tramonto, i “cristiani forniscono cibo anche ai loro amici e familiari musulmani durante il Ramadan”.

In questi giorni è iniziato il Ramadan per il 45 per cento della popolazione nel continente. L’emittente Dw ha reso noto un interessante sondaggio condotto da Afrobarometer nel 2020 secondo cui emerge una situazione di tolleranza interreligiosa tra le più alte al mondo.

In media, quasi 9 su 10, ovvero l’87%, affermano che “apprezzerebbero molto”, “un po’ simile” o “non gli importerebbe” se vivessero accanto a persone di una religione diversa, secondo il sondaggio Afrobarometer, Tra le 34 nazioni esaminate, la Costa d’Avorio e il Gabon hanno registrato la tolleranza più alta con il 98%. Segue la Sierra Leone con il 94%. Il Sudan (65%) e il Niger (56%) avevano i più bassi.

Tra gli esempi più virtuosi spicca la Sierra Leone. Nel continente solo il 22% dei nigeriani intervistati ha segnalato discriminazioni basate sulla religione nell’anno precedente: il tasso più alto tra i 34 paesi africani inclusi nello studio. In Sierra Leone era solo il 6%.

“In Sierra Leone le comunità e la società si impegnano a sostenere la pace e a riunire persone di religioni diverse per risolvere qualsiasi tipo di conflitto, non solo quello religioso”, sottolinea la sociologa Julia Köbrich.

Il Ramadan è un momento in cui questa tolleranza nel Paese è più evidente. “È come se ogni sierraleonese fosse ora direttamente o indirettamente un musulmano”, ha riferito a DW Joseph Mannah Brima, un cristiano. “Questo perché condividiamo tutto. Ci scambiamo regali. Quindi, i fratelli cristiani preparano il cibo anche quando non sono musulmani. Lo preparano per i loro fratelli e sorelle musulmani”.

Un dato che si coglie anche a livello politico, sottolinea l’emittente. L’anno scorso gli elettori del paese a maggioranza musulmana hanno rieletto un presidente cristiano, Julius Maada Bio, la cui moglie, Fatima Maada Bio, è musulmana.

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