Sudan: cresce la violenza etnica in Darfur, 40 i civili uccisi

di claudia
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Almeno 40 civili sono stati uccisi in un solo giorno nella regione sudanese del Darfur, ha riferito ieri Human Rights Watch (Hrw), secondo cui lo spargimento di sangue a sfondo etnico si è intensificato di pari passo con la guerra tra i due gruppi militari rivali che dura da metà aprile in tutto il Paese.

Nella città di El Geneina, la principale del Darfur occidentale, diversi personaggi di spicco sono stati uccisi negli ultimi giorni e i volontari stanno faticando per seppellire i cadaveri che ricoprono le strade, ha affermato in un comunicato l’Associazione degli avvocati del Darfur, che monitora il conflitto. A El Geneina, testimoni hanno riferito di ondate di attacchi da parte delle milizie arabe e delle Forze di supporto rapido (Rsf) contro il popolo non arabo Masalit, la comunità più numerosa della città, che hanno spinto decine di migliaia di persone a fuggire al di là del vicino confine con il Ciad.

Tra i 40 morti civili, Hrw ha segnalato l’esecuzione di almeno 28 Masalit, nella città di Misterei, nel Darfur occidentale, a 45 da El Geneina. Le forze delle Rsf e le milizie arabe a loro alleate hanno circondato Misterei all’inizio del 28 maggio, sono entrate nelle case e nelle scuole e hanno sparato ai civili a distanza ravvicinata prima di saccheggiare e bruciare la maggior parte della città, afferma il rapporto. Almeno 97 persone sono state uccise in totale in questi attacchi, tra cui membri di una forza di autodifesa, secondo funzionari locali.”I resoconti di coloro che sono sopravvissuti ai recenti attacchi nel Darfur occidentale fanno eco all’orrore, alla devastazione e alla disperazione del Darfur di 20 anni fa”, ha affermato Jean-Baptiste Gallopin, ricercatore senior di crisi e conflitti di Hrw.

Le Nazioni Unite stimano la guerra in corso abbia costretto oltre 300.000 abitanti del Darfur occidentale a lasciare le proprie case e siano ora sfollati interni. Circa 217.000 sono invece fuggite in Ciad, il 98% delle quali provengono dalla comunità Masalit, afferma Hrw. Il conflitto ha sradicato dalle loro abitazioni oltre 2,9 milioni di persone in tutta la nazione. Qasi 700.000 sono fuggite oltre confine.

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