Sudafrica, ora il covid-19 fa paura

di AFRICA
Cyril Ramaphosa

Si aggrava l’emergenza covid-19 in Sudafrica. Gli ultimi dati dicono che la “nazione arcobaleno” è balzata al 13esimo posto nella triste classifica che mette in fila i Paesi in base al numero di contagi: ad oggi sono 225.000 i casi confermati (e 3.600 i decessi), 8810 in più rispetto a ieri.  Un vero e proprio boom di nuove infezioni: solo Stati Uniti, Brasile e India hanno registrato incrementi superiori nel giro di 24 ore.

Sono due le aree del Paese più nell’occhio del ciclone. Innanzitutto la Provincia del Capo Occidentale (di cui Città del Capo è capoluogo), quella ad oggi più colpita dal virus: circa 70mila i contagi registrati qui. Allarma però gli esperti anche il Guateng e in particolare tutta l’area metropolitana di Johannesburg: si tratta della zona del Paese più densamente popolata. Salim Abdool Karim, presidente del comitato consultivo ministeriale messo in piedi per l’emergenza coronavirus, ha sottolineato poi come questa sia inoltre la provincia con il più alto movimento di stranieri e lavoratori domestici. Un fattore di ulteriore rischio che potrebbe aumentare il tasso di crescita del numero dei contagi (e il fatto che in Sudafrica sia pieno inverno genera ulteriore allarme).

Sull’emergenza in corso il presidente Cyril Ramaphosa ha detto: «Ogni aspetto dell’esistenza umana è stato colpito dal covid-19: dalla salute alla sicurezza, dalla società nella sua interezza all’economia. Ora serve uno sforzo da parte di tutta la comunità internazionale».

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