Somalia, l’esercito sottrae il controllo di Harerdhere ad Al-Shabaab

di claudia
somalia

Il ministro della Difesa somalo, Abdulkadir Mohamed Nur, ha confermato che l’esercito federale, insieme alle milizie dei clan locali alleati, ha preso il controllo della città costiera di Harerdhere, nella regione di Mudug sottraendola ad Al-Shabaab. La conquista è avvenuta senza resistenza da parte di al-Shabaab le cui milizie si sono ritirate prima dell’avanzata dell’esercito. È un altro duro colpo per al-Shabaab, poiché Harerdhere è stato il fulcro finanziario del gruppo fondamentalista negli ultimi 15 anni. I residenti locali non hanno riferito di combattimenti. Al-Shabaab si è ritirato nelle aree vicine.

L’esercito nazionale somalo, con il supporto delle forze locali, ha preso inoltre il pieno controllo della città di el-Dher nella regione di Galgudud. Lo ha annunciato all’agenzia stampa Sonna il ministro della Difesa della Somalia, Abdukadir Mohamed Nur, secondo il quale le forze armate stanno ora inseguendo i terroristi in fuga.

L’esercito statunitense fornisce assistenza aerea all’esercito somali effettuando attacchi con droni che colpiscono le basi di al-Shabaab per indebolirne la forza di reazione.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, Al-Shabaab ha preso d’assalto questa mattina una base militare nella Somalia centrale, uccidendo almeno sette soldati, compreso il comandante della base. A comunicarlo lo stato maggiore delle forze armate somale secondo il quale i miliziani jihadisti hanno attaccato la base nel villaggio di Hawadley con un’autobomba suicida e poi hanno aperto il fuoco. “Abbiamo respinto al-Shabaab. Abbiamo perso sette soldati, incluso il comandante”, ha detto un portavoce all’agenzia Reuters. Al-Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell’attacco in un comunicato, dicendo che aveva ucciso “molti soldati apostati e il loro comandante”.

La base si trova a circa 60 km a nord della capitale Mogadiscio ed è stata strappata al controllo di al Shabaab nell’ottobre dello scorso anno dalle forze governative e dalle milizie dei clan alleati. L’offensiva, iniziata ad agosto, sta ottenendo risultati significativi.

Il gruppo combatte dal 2007 per rovesciare il governo centrale della Somalia e imporre la sua rigida interpretazione della legge islamica. L’insurrezione ha contribuito a una grave crisi alimentare in Somalia. Più di 200.000 somali soffrono per gli effetti della mancanza di cibo, con alcune parti della Somalia centrale sull’orlo della carestia. 

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