Senegal, chiesti 10 anni di carcere per il leader dell’opposizione Sonko

di claudia
Sonko

Il pubblico ministero senegalese ha chiesto 10 anni di reclusione per Ousmane Sonko, assente ieri al suo processo intentato da Adji Sarr, ex dipendente di un salone di massaggi, che lo accusa di stupri ripetuti e di minacce di morte.

Contro Ndeye Khady Ndiaye, la titolare dell’attività, il procuratore ha chiesto cinque anni di carcere, per complicità. Il pubblico ministero afferma che era la coordinatrice di questo dispositivo, conosceva Ousmane Sonko dal 2019 e aveva presentato Sonko ad Adji Sarr, sempre scelta da lui. “Gli atti di stupro di cui è accusato Ousmane Sonko sono fuor di dubbio”, ha affermato il procuratore, ricordando che il leader dell’opposizione di è sempre opposto a un test del Dna per chiarire questa situazione.

Il pubblico ministero afferma che si è scoperto che Ousmane Sonko era un cliente abituale di Sweet Beauté e che conosceva bene il posto. Si dice anche chiamato a perseguire Sonko per il reato di corruzione di giovani, perché Adji Sarr aveva 19 anni all’epoca dei fatti, ha aggiunto.

La parte civile chiede in parallelo un risarcimento da 1,5 miliardi di franchi Cfa, circa 2 milioni di euro. Gli avvocati di Ousmane Sonko sono usciti dall’aula, sostenendo che il giudice non ha rispettato i diritti della difesa. Il verdetto dovrebbe essere annunciato il 1° giugno.

Ousmane Sonko è il più radicale oppositore al presidente Macky Sall. Leader del Pastef, sindaco di Ziguinchor, intende candidarsi alle prossime presidenziali. I suoi problemi con la giustizia rischiano di sfociare in un’ineligibilità. Sonko è già stato condannato per diffamazione in un processo intentato dal ministro del Turismo, Mame Mbaye Niang, a sei mesi con la condizionale.

Sonko è molto seguito da una parte della società civile e della gioventù senegalese. Le sue vicende sono sempre all’origine di forti tensioni e di scontri con le forze dell’ordine. 

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