Sahara occidentale, reazioni alla sentenza che annulla accordi commerciali tra Ue e Marocco

di claudia

La Repubblica Sahrawi e il Fronte Polisario hanno preso atto con soddisfazione della sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ieri ha dichiarato nulli gli accordi conclusi dall’Unione Europea con il Regno del Marocco, perché comprendevano illecitamente il territorio e le acque territoriali e le risorse della Repubblica Saharawi. In un comunicato diffuso da Bir Lehlou, il ministero dell’Informazione della Repubblica democratica araba saharawi (Rasd) afferma che con questa sentenza, “la Corte ha confermato la sostanza delle sue precedenti sentenze sull’assenza di qualsiasi legame di sovranità tra Marocco e Sahara occidentale in quanto Paesi separati e distinti”.

La nota sottolinea che la sentenza “ha inoltre riaffermato il diritto del popolo sahrawi all’autodeterminazione e la rappresentatività del Fronte Polisario secondo il diritto internazionale”, riconoscendo la capacità rappresentativa del movimento e la personalità giuridica di cui gode per difendere gli interessi nazionali del popolo Saharawi.
La corte ha respinto “l’errore” che il Consiglio europeo “ha cercato di introdurre” utilizzando il termine “l’interesse della popolazione” invece de “il consenso del popolo sahrawi” come due questioni diverse.
La Rasd e il Polisario invitano inoltre tutte le autorità, i governi, le istituzioni e gli interessati a rispettare integralmente le disposizioni della Corte di Giustizia Europea, rinnovando la disponibilità a stringere partenariati e cooperazioni con Stati e aziende pubbliche e private per raggiungere accordi di investimento e sfruttamento delle risorse “basati sul rispetto della sovranità permanente del popolo sahrawi sulla propria terra e ricchezza”.

Il comunicato ricorda che il territorio del Sahara occidentale è in stato di guerra “da quando il Marocco ha violato il cessate il fuoco il 13 novembre 2020, e rinnova la propria non responsabilità per i danni che potrebbero essere causati agli interessi stranieri coinvolti con il Marocco occupante nella violazione della sovranità” della repubblica Saarawi e “nel saccheggio delle sue ricchezze e nei crimini di guerra e crimini contro l’umanità che le autorità di occupazione marocchine continuano a commettere”.


Una “clamorosa vittoria per la causa legittima del popolo saharawi”: ha dichiarato a sua volta il ministro degli Esteri algerino, Ramtane Lamamra, reagendo alla notizia della sentenza della Corte europea. È una vittoria, ha detto Lamamra, anche perché si tratta, della ”cancellazione dei due accordi conclusi in violazione dell’obbligo relativo al necessario ottenimento del consenso libero e autentico del popolo sahrawi che deriva direttamente dallo statuto separato e distinto del territorio del Sahara occidentale come territorio non autonomo ammissibile all’autodeterminazione ai sensi del diritto internazionale”. L’Algeria è prima sostenitrice del Fronte Polisario e della sua lotta per l’autodeterminazione del popolo sahrawi.

Ieri, la Corte Ue ha annullato due accordi commerciali tra il Marocco e l’Unione: uno relativo ai prodotti agricoli e l’altro alla pesca, in seguito a un ricorso presentato dal Fronte Polisario, movimento che cerca l’indipendenza del Sahara occidentale dal Marocco. “Il Tribunale annulla le decisioni del Consiglio dell’Ue relative, da un lato, all’accordo tra l’Ue e il Marocco che modifica le preferenze tariffarie accordate dall’Ue ai prodotti d’origine marocchina e, dall’altro, al loro accordo di partenariato nel settore della pesca sostenibile”, si legge nella sentenza attesa da tempo dalla Corte di Lussemburgo. Nel comunicato emesso dal Tribunale generale dell’Unione Europea viene tuttavia precisato che questi accordi rimarranno in vigore ancora per due mesi “al fine di preservare l’azione esterna dell’Ue e la certezza giuridica dei suoi impegni internazionali”.

Nelle sue conclusioni, la corte ha stabilito che il Fronte Polisario è “riconosciuto a livello internazionale come rappresentante del popolo del Sahara occidentale” e che l’Ue non si è assicurata del consenso del popolo saharawi prima di sigillare gli accordi con il Marocco. L’Ue e il Marocco, da parte loro, si sono impegnati a continuare il loro partenariato commerciale. In una dichiarazione congiunta, il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, e il ministro degli Affari esteri del Marocco, Nasser Bourita, hanno detto che prenderanno misure “per assicurare il quadro giuridico che garantisce la continuazione e la stabilità delle relazioni commerciali”. Aggiungendo che continueranno “a lavorare per sviluppare le molteplici dimensioni di questo partenariato strategico”.

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