Rd Congo, appello dal procuratore della Cpi a testimoniare

di claudia
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L’Ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) chiede urgentemente la collaborazione e l’invio di informazioni da parte di tutti i partner sulla situazione nella Repubblica Democratica del Congo. È l’appello lanciato ieri dai servizi del procuratore Karim A.A. Khan, che indaga in particolare sui presunti crimini ai sensi dello Statuto di Roma commessi nel Nord Kivu dal 1° gennaio 2022.

“L’Ufficio sta seguendo da vicino gli eventi attuali, tra cui la grave escalation di violenza delle ultime settimane nella Rdc orientale, in particolare a Goma e nei dintorni, capoluogo della provincia del Nord Kivu. Fonti attendibili indicano che migliaia di persone sono rimaste ferite e centinaia sono state uccise a Goma e nei dintorni, tra cui civili e peacekeeper, dopo mesi di combattimenti tra le Forze armate della Repubblica Democratica del Congo e il Movimento 23 Marzo e i loro alleati”, si legge nella dichiarazione.

L’Ufficio del Procuratore della Cpi invita tutte le parti interessate (vittime e testimoni, organizzazioni nazionali e internazionali, gruppi della società civile, giornalisti, autorità nazionali, Stati Parte e non Stati Parte) a condividere tutte le prove e le informazioni raccolte o che stanno raccogliendo in relazione alle accuse di crimini internazionali commessi da tutte le parti.

La Cpi è un tribunale internazionale a carattere permanente, con sede all’Aia, competente a giudicare individui che, come organi statali o come semplici privati, abbiano commesso gravi crimini di rilevanza internazionale, previsti nello Statuto della Corte, ossia il trattato istitutivo adottato dalla Conferenza diplomatica di Roma il 17 luglio 1998, ed entrato in vigore il 1° luglio 2002. 

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