Nigeria: 937 morti violente nello stato di Kaduna nel 2020

di Valentina Milani

Almeno 937 persone sono morte in attacchi violenti e atrocità di massa lo scorso anno nello Stato di Kaduna. Il dato è contenuto in un rapporto diffuso ieri dalle autorità statali. Le morti sono collegate a rapimenti, banditismo e altre attività criminali che hanno colpito “tutti i gruppi etnici e religiosi”.

Presentando il rapporto, il commissario statale per la sicurezza interna e gli affari interni, Samuel Aruwan, ha osservato che l’area del governo locale di Igabi ha registrato il maggior numero di vittime (152), seguita da quella di Kajuru con 144 vittime.
I governi locali di Birnin Gwari, Igabi, Giwa e Chikun nella zona centrale di Kaduna hanno rappresentato circa il 50 per cento dell’intero numero di vittime nello Stato.

Intervenendo alla presentazione del rapporto, il governatore dello Stato di Kaduna, Nasir El-Rufai, si è rammaricato per l’incapacità di sostenere la cooperazione tra gli stati del nord contro il banditismo.

“È una lettura che fa riflettere perché è un resoconto fattuale di una situazione difficile. Riflette i dolori di individui, famiglie e comunità, sballottati dalle brutali buffonate di criminali e fuorilegge. E spiega le misure intraprese dal governo dello Stato di Kaduna per gestire questi tempi difficili nel settore della sicurezza con il supporto delle nostre agenzie militari, di polizia, para-militari e di altre agenzie di sicurezza”, ha affermato El-Rufai.

“Come osservato dal commissario, queste sono statistiche ufficiali e registrate, ed è del tutto possibile che nello stato siano stati commessi più crimini non denunciati”, ha detto. “Mentre accettiamo questo rapporto, preghiamo per il riposo dell’anima di coloro che sono stati uccisi, rendiamo omaggio alle vittime di vari crimini, ribadiamo la nostra solidarietà con loro, riaffermiamo la nostra determinazione a continuare a proteggere il nostro popolo e fermiamo i criminali.

Sottolineando gli sforzi del governo, El-Rufai ha affermato che lo Stato di Kaduna, da quando lui è salito al potere, nel 2015, ha sostenuto le agenzie di sicurezza federali dello Stato federale con veicoli e altri interventi logistici.

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