Niger – Nel deserto i migranti continuano a morire

di Enrico Casale
migranti morti

Nel Sahara è uno stillicidio di morti tra i migranti che cercano di raggiungere l’Europa. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha reso noto che due migranti africani sono morti di sete e altri 80 sono stati salvati in pieno deserto del Niger mentre erano diretti in Libia. Il salvataggio degli 80 migranti è avvenuto sabato a 382 chilometri dalla città di Agadez. I migranti, diretti in Libia, sono rimasti fermi per tre giorni nel deserto a causa di un guasto meccanico al veicolo a bordo del quale viaggiavano prima di essere abbandonati dai contrabbandieri che li accompagnavano. Gli 80 sopravvissuti, si legge nella nota, sono stati trasportati ad Agadez, dove sono accuditi in un centro di transito per i migranti. Le operazioni di salvataggio sono state condotte congiuntamente dall’Oim e dalla Protezione civile nigerina.

Secondo quanto riporta il sito www.agenzianova.com, negli ultimi mesi l’Oim ha concentrato le sue operazioni di salvataggio lungo il confine maliano con l’Algeria dopo che Algeri ha espulso diversi migranti africani che ospitava in precedenza. Dall’inizio dell’anno, l’Oim ha già condotto 18 operazioni di salvataggio identiche al confine fra Algeria e Mali, traendo in salvo oltre 3 mila persone. Per scoraggiare i contrabbandieri, il governo di Niamey ha votato nel 2015 una legge estremamente restrittiva che ha reso i loro crimini punibili fino a 30 anni di carcere, mentre l’esercito ha incrementato la presenza di pattuglie nel deserto. Come conseguenza dei provvedimenti, il flusso dei migranti è diminuito rispetto al 2017.

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