Marocco e Spagna si incontreranno a inizio febbraio dopo crisi diplomatica

di claudia
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Marocco e Spagna terranno un incontro ad alto livello l’1 e 2 febbraio a Rabat, la capitale marocchina. Lo ha confermato ieri il ministro spagnolo degli Affari esteri, dell’Unione europea e della cooperazione, José Manuel Albares. Il capo del governo spagnolo, Pedro Sánchez, si riunirà con il re Mohammed VI in un incontro a cui parteciperanno più di dieci ministri dell’esecutivo spagnolo, annuncia la stampa iberica.

Questa riunione ad alto livello, che non si tiene da giugno 2015, avrebbe dovuto svolgersi a dicembre 2020 ma è stata annullata. Nella primavera del 2021 era scoppiata una crisi diplomatica tra i due Paesi, dopo che il leader del Fronte Polisario (movimento in lotta contro il Marocco nel Sahara Occidentale) era stato ricevuto per cure in Spagna.

I rapporti sono ripresi con la lettera pubblicata dal Marocco in cui la Spagna annuncia l’abbandono della sua neutralità sulla questione del Sahara e sostiene il piano di autonomia proposto dal Marocco per la provincia. Poche settimane dopo, il 7 aprile, Pedro Sánchez si è recato in Marocco per incontrare il re Mohammed VI e firmare una dichiarazione congiunta che stabilisce una nuova tabella di marcia per le relazioni tra Rabat e Madrid.

Il vertice affronterà le questioni dell’immigrazione, della difesa e della sicurezza. Sarà anche una conferma del buon andamento delle relazioni diplomatiche, tre mesi prima delle elezioni regionali e municipali in Spagna.

Nonostante sia in corso di attuazione la roadmap e sia stata riattivata l’operazione annuale di rimpatrio dei marocchini residenti all’estero attraverso lo Stretto di Gibilterra, il traffico di merci tra i due Paesi non è ancora stato ripristinato, scrive il sito di notizie Yabiladi.

Secondo la medesima fonte, al vertice bilaterale di febbraio non parteciperanno esponenti spagnoli che sostengono il Fronte Polisario, in particolare la coalizione di estrema sinistra Unidas-Podemos. I ministri della coalizione si sono fermamente opposti alla decisione governativa di schierarsi per la posizione marocchina nella travagliata vicenda del Sahara Occidentale.

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