Mali, “marzo particolarmente mortale per i civili”

di claudia
mali soldati

“Il mese di marzo è stato particolarmente mortale per i civili in Mali con la moltiplicazione degli attacchi dei gruppi terroristici, soprattutto nella regione meridionale di Gao”. Queste le parole che El-Ghassim Wane, rappresentante speciale del Segretario generale dell’Onu per il Mali e capo della Mission delle Nazioni Unite nel Paese (Minusma), ha pronunciato ieri nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu convocata per discutere dei sospetti massacri di civili nella regione di Moura e della situazione del Mali in generale.

Il capo della Minusma ha quindi invitato l’organizzazione a rafforzare le risorse della missione. El-Ghassim Wane ha anche chiesto al Consiglio “un accesso imperativo alla regione di Moura” dove l’esercito maliano è accusato di un massacro. Un appello sostenuto dai membri del Consiglio, tra cui la Francia. Questo, secondo lui, “permetterà di perseguire gli autori di questi atti, alcuni dei quali potrebbero costituire crimini di guerra”, ha spiegato l’ambasciatore francese Nicolas de Rivière, come riferisce Radio France Internationale (Rfi).

Secondo un rapporto pubblicato nei giorni scorsi da Human Rights Watch l’esercito maliano avrebbe compiuto azioni sproporzionate provocando la morte di circa 300 civili nel villaggio di Moura, nel centro del Paese.

L’esercito ha, da parte sua, smentito di aver commesso abusi contro i civili. In un comunicato pubblicato sul sito delle forze armate maliane, il capo di Stato maggiore delle Fama, Oumar Diarra, ha difeso l’intervento delle truppe nella località. Ufficialmente, più di 200 jihadisti sono stati uccisi e almeno altri 50 arrestati durante questa operazione, compiuta tra il 23 e il 31 marzo nel villaggio di Moura. Ma le notizie circa il tragico coinvolgimento dei civili nei combattimenti hanno persuaso gli Stati Uniti, l’Ue e l’Onu a chiedere un’indagine indipendente sui fatti. Centinaia di civili infatti sarebbero stati uccisi dalle truppe governative e dai mercenari russi durante l’operazione.

Le autorità militari del Mali hanno annunciato l’apertura di un’indagine sul presunto massacro di civili da parte di truppe maliane e combattenti stranieri del gruppo privato russo Wagner.

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