Lotta alla droga, la Libia uno “snodo cruciale”

di claudia
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 Il quotidiano algerino El Watan dedica oggi l’articolo di copertina al traffico di droga nel Paese. Secondo l’ultimo rapporto sui sequestri reso pubblico dalla gendarmeria nazionale in una conferenza stampa tenuta lunedì, nel corso del 2023, i soli servizi della gendarmeria hanno recuperato 29,611 tonnellate di hashish, 58,622 kg di cocaina e 10.409.760 compresse psicotrope.

Durante la conferenza stampa è stato annunciato lo smantellamento di 89 reti di narcotrafficanti (-18 rispetto al 2022) e di 124 reti specializzate nel traffico di compresse psicotrope (+45 rispetto al 2022). Almeno 20.553 persone, secondo i dati della gendarmeria, sarebbero coinvolte nel traffico di droga, con un aumento del 32% rispetto all’anno precedente.

Tutti questi dati, sottolinea El Watan, “hanno spinto le autorità a dichiarare una lotta senza quartiere al traffico di droga” da diversi anni, impiegando ingenti risorse umane e materiali. Secondo gli investigatori, i trafficanti di droga hanno cambiato il loro modus operandi per aggirare i controlli e minimizzare le perdite.

Già nel 2023, il capo della sezione traffico di droga della divisione di polizia giudiziaria della Gendarmeria nazionale aveva spiegato a El Watan: “La Libia è diventata un hub per il traffico di psicofarmaci, importati dai laboratori dell’India, il principale produttore mondiale di farmaci generici. Esistono alcuni laboratori clandestini in alcuni Paesi, come il Niger, la Nigeria e alcuni Stati dell’Africa occidentale. Ma le quantità prodotte sono minime rispetto a quelle che arrivano in Libia”.

Gran parte della merce, compresa la cocaina latinoamericana che transita in Africa, è diretta in Europa. Ma, spiegano le fonti della stampa algerina, parte della merce viene lasciata nei Paesi di transito per creare domanda.

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