L’onda lunga della guerra siriana è arrivata in Libia

di Stefania Ragusa

L’onda lunga della guerra civile siriana è arrivata anche in Libia. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, la Turchia ha portato nel Paese nordafricano oltre 10.000 mercenari siriani di lingua turca e altri li sta addestrando nei campi siriani, per prepararli a partire. Tra le reclute, secondo l’Osservatorio, anche minori di età compresa tra 16 e 18 anni. 

Questi mercenari sono stati messi in campo, lo scorso anno, per contrastare l’avanzata su Tripoli delle milizie provenienti dalla Cirenaica e sostenute, a loro volta, dai mercenari russi del Gruppo Wagner. I siriani sarebbero stati addestrati dalla compagnia militare privata Sadat, etichettata da alcuni come “l’esercito ombra di Erdogan” in Libia, dove è attiva già dal 2012. Si tratta di gruppi di contractor formati da ex militari, con la benedizione dei servizi segreti turchi (Mit). Alla testa di Sadat è Adnan Tanriverdi, comandante in pensione dell’esercito, che ha specificato che la compagnia “fornisce sostegno e addestramento militare in 22 Paesi del mondo islamico e dell’Asia Centrale”. 

Sadat è stata impegnata in operazioni spesso clandestine, come l’addestramento delle milizie siriane da opporre al regime di Bashar al-Assad. L’intervento di Sadat nei Paesi coinvolti nelle “primavere arabe” è servito a Erdogan per spingere nell’orbita turca realtà in profondo cambiamento, come appunto quella libica, molto spesso attraverso la raccolta di informazioni e interventi diretti circoscritti.

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