Libia – Raid aerei Usa contro l’Isis: 80 morti

di Enrico Casale
bombardiere Usa

I raid aerei Usa contro i rifugi dello Stato islamico (Is) a sud-ovest di Sirte hanno comportato la morte di oltre 80 jihadisti. Lo ha detto oggi il capo del Pentagono, Ashton Carter, durante un briefing con i giornalisti. Il Consiglio di presidenza del governo di accordo nazionale libico ha annunciato l’esecuzione ieri notte di un raid aereo contro una postazione dello Stato islamico vicino Sirte. Contattato da “Agenzia Nova” il portavoce del governo di Tripoli del premier Fayez al Sarraj, Ashraf al Tulty, ha annunciato che il bombardamento è stato effettuato in coordinamento con le autorità statunitensi e in particolare con il comando Africom. Ieri sera dei velivoli da guerra statunitensi hanno bombardato i campi del gruppo jihadista vicino Sirte. Ad entrare in azione sarebbero stati aerei da combattimento a lungo raggio B2 autorizzati dal presidente Usa, Barack Obama. Sono stati presi di mira buona parte dei jihadisti fuggiti da Sirte, ma al momento non si hanno notizie di quanti miliziani siano stati uccisi. Secondo una nota del Pentagono, i raid aerei hanno distrutto “due rifugi dell’Is a 45 chilometri a sud-ovest di Sirte” dove erano scappati degli individui dello Stato islamico considerati “una minaccia per la sicurezza della Libia, della regione e per gli interessi nazionali degli Usa”.
(20/01/2017 Fonte: Agenzia Nova)

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