Liberia – Caso “missing millions”, arrestato di nuovo Charles Sirleaf

di AFRICA

Le autorità della Liberia martedì hanno nuovamente arrestato Charles Sirleaf, figlio dell’ex presidente Ellen Johnson Sirleaf, già imputato con l’accusa di stampa illegale di valuta locale per un valore di 15,5 miliardi di dollari liberiani (circa 104 milioni di dollari statunitensi).

È quanto riferiscono i media locali, secondo cui Sirleaf è stato tuttavia rilasciato dopo il suo fermo per motivi di salute. L’arresto è stato disposto dopo che i pubblici ministeri hanno aggiunto anche il riciclaggio di denaro ai capi di accusa nei suoi confronti.

L’ex governatore della Banca centrale era già accusato di sabotaggio economico, abuso di fondi pubblici e cospirazione criminale in relazione al caso riguardante la stampa illegale di banconote.

Secondo quanto riporta Agenzia Nova, le indagini condotte congiuntamente dal governo della Liberia e dall’ambasciata degli Stati Uniti hanno stabilito che la somma di denaro (più di 100 milioni di dollari) è stata effettivamente consegnata alla Banca centrale, tuttavia sono state evidenziate possibili discrepanze nella gestione delle banconote.

Il governo ha anche affermato che un lotto separato di banconote del valore di 16,5 milioni di dollari non è stato registrato. In relazione al caso, la scorsa settimana le autorità di Monrovia hanno arrestato l’ex governatore con l’accusa di aver autorizzato la stampa illegale di banconote nel periodo in cui ricopriva l’incarico.

Sirleaf dovrebbe comparire in tribunale nella giornata di oggi. L’accusa nei confronti di Sirleaf è di aver agito “unilateralmente e illegalmente” per stampare e importare una quantità di banconote tre volte superiore al consentito, come emerso da un’indagine internazionale commissionata dagli Stati Uniti.

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