L’Africa alla Triennale di Milano

di claudia

L’Africa sarà tra i protagonisti della prossima Triennale di Milano 2022, giunta alla ventitreesima edizione, dal titolo “Unknown Unknows. An Introduction to Mysterie”. L’esposizione internazionale in partenza domani, il 15 luglio, esplorerà il tema dell’ignoto. Riflessioni, mostre, progetti si alterneranno nell’arco di alcuni mesi, fino a dicembre. Il continente sarà rappresentato da sei padiglioni, oltre essere simbolicamente rappresentato dall’architetto Francis Kéré, vincitore del Pritzker Prize che, insieme a Ersilia Vaudo è uno dei curatori della manifestazione.

Quaranta i Paesi e ben quattrocento gli artisti, architetti e designer che saranno coinvolti nella 23ª Esposizione Internazionale prossima all’apertura. L’Africa svetta con la partecipazione di Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Kenya, Burkina Faso, Lesotho e Ruanda. Il tema dell’esplorazione dell’ignoto è stato scelto per porsi delle domande sul momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato dalla pandemia e dalla guerra. Il titolo – riferisce all’agenzia stampa Dire Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano- è per noi un modo utile ed efficace per interrogarci su queste questioni così profonde. Abbiamo cercato di chiamare un gruppo di grandi pensatori e visionari, a partire da Francis Kéré, premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, che è il Nobel dell’architettura. Ci ha convinto che in questo tema l’Africa è fondamentale ed è la prima volta che Triennale ha una presenza così importante”.

L’architetto e curatore Kéré ha progettato per l’occasione una torre di dodici metri disposta all’ingresso della Triennale di Milano (Viale Alemagna, 6), un compendio di immagini e materiali che hanno il compito di unire il passato e il futuro. Nella sezione dedicata alle partecipazioni internazionali si terrà invece un’istallazione dell’architetto burkinabè, intitolata Yesterday’s Tomorrow, un’opera di riflessione sull’architettura del suo Paese d’origine. L’arte di Kéré caratterizzerà anche gli spazi comuni della Triennale, con sedute progettate appositamente dall’architetto e designer vincitore del Pritzker 2022.

Per il Burkina Faso si tratta della primissima partecipazione alla manifestazione che ha un valore importante non solo per la città di Milano, ma per tutto il panorama dell’arte e dell’architettura internazionale. Segnaliamo un altro progetto di Kéré, ovvero Drawn Together, costituito da un muro per la cui realizzazione chiamerà l’intervento dei visitatori.

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