La Tunisia torna in piazza

di AFRICA
Proteste Tunisia

Il 17 dicembre del 2010 un venditore ambulante tunisino si diede fuoco per protestare contro le continue vessazioni subite da parte della polizia. Fu quella la miccia che fece divampare le proteste nel Paese e quindi in tutto il Nordafrica. Nel “quasi” decimo anniversario di quell’evento che diede il via alla Primavera Araba, venerdì 18 dicembre la Tunisia è scesa di nuovo in piazza.

Alla base della protesta il clima di generale violenza che si respira nel Paese e che ha avvelenato la politica: parlamentari di diversi partiti il 7 dicembre scorso sono venuti alle mani. Il Sindacato Generale Tunisino dei Lavoratori ma anche esponenti della società civile hanno organizzato quindi una protesta di fronte al palazzo del parlamento tunisino: «Questa manifestazione è per dire stop alla violenza e no alle intimidazioni. Le persone coinvolte nelle zuffe hanno giurato sul Corano di rispettare la Costituzione, ma ora praticano la violenza all’interno dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo», ha commentato Hisham Al-Ajbouni del Blocco Democratico. 

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