La Guinea Bissau si aggrappa agli anacardi per restare a galla

di Marco Trovato

Il ministro del Commercio della Guinea Bissau, Tcherno Djaló, ha dichiarato, in un’intervista rilasciata all’agenzia Lusa, che la Guinea Bissau dovrebbe esportare quest’anno 175.000 tonnellate di anacardi, ma ha sottolineato che le previsioni potrebbero essere superate.
“La previsione che abbiamo quest’anno è di esportare 175.000 tonnellate. Inizialmente, le previsioni erano di 200.000 tonnellate, ma sono state riviste a causa del contesto della crisi sanitaria globale, con l’ipotesi che ci fosse meno domanda. Abbiamo rivisto e stimato a 175 migliaia di tonnellate”, ha detto il ministro.

Gli anacardi sono principale prodotto di esportazione della Guinea Bissau e dal loro commercio dipende direttamente o indirettamente oltre l’80% della popolazione guineana. Gli anacardi vengono scambiati tra 375 franchi cfa (circa 0,57 euro) e 400 franchi cfa (circa 0,60 euro) per chilogrammo.
Sulle due scale a Bissau, il prezzo varia tra 400 franchi cfa (circa 0,60 euro) e 475 franchi cfa (0,72 euro).

La cosiddetta pesa a ponte è il luogo in cui l’intermediario vende gli anacardi all’esportatore, che non può acquistare direttamente dal produttore. Tcherno Djaló ha sottolineato che l’esportazione dovrebbe iniziare entro pochi giorni. “Molte carichi sono già stati già smaltiti e in 29 giorni abbiamo già registrato circa 96.400 tonnellate a Bissau, il che significa che la capacità di stoccaggio è quasi satura e questo riduce la domanda di acquisto”, ha affermato. “Poiché abbiamo già rilasciato le licenze di esportazione, con l’inizio delle esportazioni i magazzini verranno sollevati e, naturalmente, gli acquisti aumenteranno e porteranno a prezzi più alti”.

Sui ritardi osservati nell’avvio della campagna di marketing, il ministro ha spiegato che il Governo è riuscito a raggiungere un’intesa con il settore privato, dopo aver rivisto e posticipato la riscossione di nuove tasse e imposte previste dalla Finanziaria dello Stato. “Le nuove leggi sono state adottate per organizzare e disciplinare il settore dell’anacardio e con le nuove leggi sono state introdotte nuove tasse ma poiché il Paese era confinato non c’è stato tempo per spiegare e sensibilizzare gli attori in fila sulle finalità di queste nuove tasse”.

La Guinea Bissau ha esportato circa 154.000 tonnellate di anacardi nel 2020, ossia il 20,9% in meno rispetto all’anno precedente, e quasi tutte in India, secondo un rapporto della National Cashew Agency (Anca). Secondo l’agenzia, la diminuzione del numero di tonnellate esportate ha rappresentato una perdita di 34 milioni di euro. La diminuzione della quantità di anacardi esportati è stata direttamente motivata dalla pandemia causata dal nuovo coronavirus, ovvero per l’impatto delle misure restrittive a livello nazionale, ma anche mondiale.

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