Kenya: tecnologia cinese per favorire l’accesso all’acqua pulita

di Raffaele Masto

L’industria dell’imbottigliamento dell’acqua del Kenya prevede di adottare più tecnologia cinese per migliorare l’accesso all’acqua pulita nel Paese. Lo ha affermato ieri Henry Kabogo, presidente della Water Bottlers Association of Kenya (WBAK).
Kabogo ha dichiarato a Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale cinese, a Nairobi che l’accesso all’acqua potabile pulita rimane una sfida sia nelle aree urbane che in quelle rurali. “L’industria dell’imbottigliamento dell’acqua preferisce utilizzare la tecnologia cinese per le industrie artigianali che servono le comunità locali con soluzioni convenienti per l’acqua pulita”, ha detto Kabogo durante l’assemblea generale annuale di WBAK.
Prima dell’arrivo della tecnologia cinese per l’imbottigliamento dell’acqua, ha detto ancora Kabogo, l’acqua confezionata era riservata alle fasce di popolazione a medio e alto reddito. Sulla carta il basso costo offerto dai cinesi dovrebbe favorire la diffusione di acqua pulita nel paese.

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