Kenya, persistono le tensioni tra governo e opposizione

di claudia

Persistono in Kenya le tensioni tra il blocco del presidente William Ruto e quello dell’opposizione Raila Odinga. Quest’ultimo ha lanciato un movimento di protesta e ha indetto manifestazioni per domani, giovedì e venerdì per chiedere l’abrogazione della nuova legge finanziaria, che considera punitiva. Gli appelli alla pacificazione si moltiplicano, ma le due parti continuano ad attaccarsi a vicenda.

Raila Odinga ha tenuto ieri una riunione con i membri della sua coalizione. Davanti alla stampa, i deputati hanno ribadito la loro intenzione di manifestare questa settimana. Accusano il governo di tassare troppo i keniani e di non fare abbastanza per abbassare il costo della vita.

Il presidente Ruto ha annunciato che non permetterà lo svolgimento delle manifestazioni. Ha avvertito che “mobiliterà tutte le risorse per proteggere le vite e le proprietà dei keniani”. Il fronte presidenziale accusa Raila Odinga di perseguire interessi personali, in particolare di cercare una condivisione del potere.

L’opposizione, da parte sua, difende il proprio diritto a manifestare. “Siate pronti” per mercoledì, ha twittato Raila Odinga. In una dichiarazione, ha accusato il capo di Stato di cercare di intimidire i manifestanti attraverso la violenza della polizia.

L’Onu ha anche espresso preoccupazione per “l’uso non necessario e sproporzionato della forza da parte della polizia” durante le precedenti manifestazioni. E ha invitato il governo keniota a rispettare il diritto di manifestare. Nairobi si è difesa e ha denunciato, in una lettera, gli eventi segnati da “disordini e vandalismo”.

Di fronte a questa situazione, i leader religiosi stanno intensificando i loro appelli al dialogo. L’arcivescovo della diocesi di Nairobi si è persino offerto di mediare tra le due fazioni.

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