Kenya, il presidente Ruto e l’oppositore Odinga uniti nell’omofobia

di claudia

Il presidente del Kenya William Ruto e il leader dell’opposizione Raila Odinga, divisi da tempo su praticamente qualsiasi questione politica e acerrimi nemici alle ultime elezioni, si sono uniti nelle loro critiche ad una sentenza della Corte suprema del Kenya emessa la scorsa settimana che consente alla comunità Lgbt del Paese di registrare organizzazioni e gruppi di pressione.

Il presidente Ruto, parlando ieri in un discorso pubblico, ha giurato che non permetterà mai il matrimonio omosessuale in Kenya che, ha detto, “va contro le culture e le credenze religiose del Paese”. Ieri anche il vicepresidente Rigathi Gachagua ha detto che la registrazione di un gruppo che si batte per i diritti dei gay a sposarsi è “un tentativo di legittimare le azioni Lgbt in Kenya”, cosa contraria “allo stile di vita” del Paese mentre Ruto, tra gli applausi della folla, ha suggerito che è in atto una campagna da parte di “stranieri” per introdurre nel Paese “pratiche aliene”, che ha giurato di non permettere. Anche il leader dell’opposizione Odinga, in una dichiarazione ai media, ha detto che non è compito della magistratura fare leggi.

Questo è l’ultimo e il più alto attacco alla sentenza della Corte suprema di venerdì scorso che, secondo molti polemisti e commentatori noti al grande pubblico dei media locali, potrebbe addirittura aprire al matrimonio omosessuale.

La Corte suprema ha in realtà stabilito che la decisione del Consiglio delle Ong del Kenya di rifiutare la registrazione della Commissione nazionale per i diritti umani di gay e lesbiche, e di qualsiasi altro gruppo con le parole “gay” e “lesbiche”, era una decisione incostituzionale: la Corte ha detto che negare la registrazione del gruppo esclusivamente sulla base della loro sessualità è una violazione dei loro diritti costituzionali di associazione e libertà dalla discriminazione.

Questa decisione tuttavia ha scatenato un’ondata di polemiche e indignazione da parte del pubblico, del Parlamento, di alcune comunità religiose e di potenti funzionari statali, tra cui il presidente dell’Assemblea nazionale e ora lo stesso presidente Ruto. Nella seduta di mercoledì, il Parlamento ha discusso a lungo la sentenza e molti parlamentari che sono intervenuti si sono chiesti perché la Corte avesse emesso tale sentenza. La Costituzione del Kenya prevede solo il matrimonio tra persone di sesso opposto, mentre il codice penale punisce il sesso “contro l’ordine della natura” con la reclusione fino a 14 anni.

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