Inflazione galoppante in Liberia, l’opposizione incalza il presidente Weah

di claudia
george weah

di Gianfranco Belgrano

Il malcontento in Liberia per l’impennata dei prezzi dei generi alimentari e la carenza di beni di prima necessità sta diventando uno dei principali punti deboli del presidente George Weah in vista della sua ricandidatura alla presidenza per le elezioni in programma quest’anno.

Concern Worldwide ha classificato il livello di fame della Liberia come grave nel suo recente Indice Globale della Fame, collocandola al 113° posto su 121 Paesi. Un posto sotto la Sierra Leone, dove un’impennata dei prezzi dei generi alimentari ha scatenato disordini in vista delle elezioni presidenziali di giugno.

C’è abbastanza malcontento nel Paese perché un esponente dell’opposizione possa “ribaltare la situazione” contro Weah, se le elezioni di ottobre dovessero andare al secondo turno, ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg Gyude Moore, senior fellow del think tank Center for Global Development di Washington.

Tra gli sfidanti dell’ex stella del Milan vi è l’ex vicepresidente Joseph Boakai, considerato il suo principale rivale. Boakai ha sfidato Weah nel 2017, ma ha boicottato il secondo turno elettorale dopo che la Corte Suprema aveva respinto le sue accuse di frode. Altri rivali sono Alexander B. Cummings, ex dirigente regionale della Coca Cola e della Chevron, e Clarence Moniba, figlio del vicepresidente Harry Moniba, scomparso negli anni Ottanta.

Le voci critiche rimproverano a Weah e al suo partito, il Congress for Democratic Change, di aver accettato severe misure di austerità in cambio di un salvataggio da parte del Fondo Monetario Internazionale, esacerbando l’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina sul prezzo dei generi alimentari. Per stabilizzare il prezzo del riso, Weah ha introdotto 11 milioni di dollari di sussidi nel bilancio 2022, ma le misure non sono riuscite a prevenire aumenti e carenze, poiché le spedizioni sono state ritardate e alcuni fondi non hanno raggiunto gli importatori.

Intanto, i nuovi arrivati nella corsa presidenziale, come Moniba, che ha 44 anni, scommettono sui giovani. Circa due terzi dei cinque milioni di abitanti della Liberia ha meno di 25 anni e secondo alcuni osservatori risponderebbe a promesse di leader visionari e di prospettiva.

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