I film in programma nella sezione EXTR’A del Festival del Cinema Africano

di claudia

La sezione EXTR’A del Fescaaal presenta lo sguardo sul mondo di italiani o stranieri residenti in Italia. Quattro film di questa sezione saranno programmati. Sabato 30 aprile alle 14,30 all’ Auditorium San Fedele e Domenica 1° maggio alle ore 20 al Wanted Clan (Via Atto Vannucci, 13).

 Oltre la foresta di Jacopo Marzi -8’- prima mondiale

Non a caso il collettivo di cui fa parte il pluripremiato regista milanese, si chiama Borderless a significare la sua ricerca senza confini. Questa volta si è spinto in Benin a scoprire la storia di Hortence che ha avuto tre nascite gemellari, quindi, secondo la tradizione vudù molto diffusa nel suo Paese, è considerata una divinità. Quattro gemelli sono morti, ma sono considerati immortali e vivono sotto forma di statue; due sono rimasti in vita, considerati perfetti e sacri come la madre che li ha concepiti.

 La pecora di Nour Gharbi – 14’- prima mondiale

Amira è una bimba marocchina che vive in Italia. È timida e complessata perché ha una macchia sul volto e

causa del suo aspetto è emarginata dagli altri bambini. Non desidera altro che avere un’amica: finalmente la trova il giorno che il padre la porta a scegliere una pecora.  Amira se ne prende cura con amore e tenerezza, ma presto capirà qual è il destino riservato all’animale, destinato ad essere sacrificato per l’Id al-fitr, la festa che segna la fine del Ramadan. Il poetico cortometraggio, dal taglio psicologico e antropologico, ha un tono fiabesco.

Una scena tratta da “Il turno” di Chiara Marotta / Loris Giuseppe Nese

 Princesa di Stefania Muresu, 46’

Princesa è una giovane nigeriana, arrivata in Sardegna attraverso i canali del human trafficking. Nell’isola esiste il sincretismo tra le credenze di un animismo primitivo, i culti cristiani e quelli recenti della chiesa evangelica nigeriana, feticci e antichi riti di un Mediterraneo che guarda al Sud.

Il volto di Princesa riflette un mondo interiore dominato dalla paura, il distacco dalla propria terra e il desiderio di riscattarsi. Un filmato realizzato durante un rito funebre nigeriano e la sequenza di un drama nollywoodiano, custodiscono le tracce biografiche della protagonista. Princesa ha fatto una scelta, ma non è ancora libera, stretta dal vincolo di un giuramento formulato prima di abbandonare il suo Paese.  

Il turno di Chiara Marotta / Loris Giuseppe Nese, 15’

 Il film nasce dall’osservazione spontanea di situazioni frequenti del nostro quotidiano: l’assistenza ad un’anziana molto malata i cui lamenti risuonano strazianti in un grande appartamento antiquato. Ad assistere la signora Maria  si danno il cambio Anna e Lucia, due ragazze ventenni, una italiana e una di origine nigeriana, Anna assiste Maria durante il giorno, mentre a Lucia spetta l’orario notturno: mentre l’una è attenta, partecipe delle sofferenze della malata, l’altra è insofferente e distratta. Il cambio del turno è l’unico momento in cui le due ragazze si incontrano, ma tra loro non c’è nessuna empatia, anzi una chiara ostilità, come se ciascuna volesse ribadire la propria superiorità.

I due registi hanno saputo affrontare con profonda umanità e delicatezza un argomento delicato e doloroso.

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