Egitto, una settimana di scoperte archeologiche a Luxor

di Valentina Milani

Una missione archeologica egiziana ha scoperto un gruppo di tombe di famiglia nella riva occidentale della città di Luxor che risalgono al secondo periodo intermedio dell’Egitto (1677-1550 a.C.), ha dichiarato il ministero egiziano del Turismo e delle antichità. Le tombe sono costruite su un’area di 50 metri per 70 metri che comprende 30 pozzi sepolcrali, ha fatto sapere.

È stata trovata una bara di granito rosa di 10 tonnellate per un ministro del re Sobekhotep II, della 13a dinastia del secondo periodo intermedio. Nel sito sono stati rilevati disegni funerari decorati con immagini di un altro funzionario che offre sacrifici per lo stesso re.

La missione ha portato alla luce anche un edificio fatto di mattoni di fango che servivano per presentare i sacrifici. L’edificio ospitava un gruppo di statue che portavano simboli geroglifici, un gran numero di amuleti e centinaia di francobolli funerari.

Sempre nella zona di Luxor, questa settimana, gli archeologi hanno scoperto la prima città romana “completa” mai rinvenuta in Egitto. Lo scavo è stato condotto vicino al parco di Yassi Andrawos Palace. Si ritiene che la città dissotterrata fosse un’estensione dell’antica città di Tebe, secondo una dichiarazione di Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio.

Gli archeologi hanno scoperto diverse case e due torri per piccioni che il team ritiene risalgano al II o III secolo d.C., secondo la dichiarazione del consiglio. All’interno delle torri  sono stati trovati i resti di vasi di ceramica che potrebbero essere stati usati come nidi improvvisati per i piccioni, secondo il dottor Fathy Yassin, direttore generale delle antichità dell’Alto Egitto. Sono stati portati alla luce anche i resti di diverse officine per la lavorazione e la fusione dei metalli. All’interno delle officine sono stati rinvenuti numerosi vasi, bollitori d’acqua, fiaschi, ceramiche e monete romane in rame e bronzo.

Lo scavo che ha portato alla scoperta della città è iniziato nel settembre 2022. Precedenti scavi nell’area avevano portato alla luce numerosi reperti bizantini, monete romane, parte di un muro e un vecchio magazzino di epoca romana.

Condividi

Altre letture correlate: