Egitto – Lunedì urne aperte. Al Sisi, conferma scontata

di Enrico Casale
al sisi

Dal 26 al 28 marzo gli egiziani saranno chiamati alle urne per scegliere il presidente della Repubblica. L’esito del voto è scontato: Abdel Fattah al Sisi sarà certamente rieletto. Il rivale Mousa Mustafa Mousa del partito el Ghad è troppo debole per insidiarlo. Quindi tutto tranquillo? Non proprio. La Fratellanza musulmana, forte formazione che cerca di coniugare l’Islam e la politica, sebbene sia stata duramente repressa è molto ancora molto forte e ha ancora una forte presa sulla società. Una società sempre più scontenta. Al Sisi, per raddrizzare i disastrati conti pubblici, ha varato una serie di riforme economiche eliminando molti sussidi. I prezzi dei generi alimentari di base sono quindi aumentati. E con essi è cresciuta la rabbia della gente comune. Una rabbia che non è necessariamente legata al fondamentalismo islamico ma che ad esso potrebbe unirsi in un prossimo futuro. Se quindi tutto è calmo in superficie, sotto il magma si sta surriscaldando. «C’è la possibilità di nuove rivolte – spiegano gli analisti -. Non è detto che verranno organizzate, ma i presupposti ci sono».

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